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domenica 10 febbraio 2019

LE NOSTRE BATTAGLIE di Guillaume Senez: la disperazione di un uomo, la forza di un padre.



Olivier ( Romain Duris ), capo magazziniere all’interno di una grossa azienda, con una moglie, Laura ( Lucie Debay ), e due bambini piccoli, è molto impegnato con il proprio lavoro e sempre attento ai bisogni dei colleghi, ma poco presente all’interno della sua famiglia.
Affetta da un principio di depressione, e incapace di continuare a sostenere da sola il carico del ménage familiare, un giorno Laura abbandona improvvisamente il tetto coniugale senza lasciare ai suoi familiari alcuna traccia di sé.
Disperato di fronte alla situazione che gli si prospetta, Olivier si ritrova comunque costretto a riorganizzare completamente la sua esistenza, dovendo conciliare le esigenze della sfera privata con quelle della sua professione.
Sebbene per lui ciò si presenti fin da subito come una battaglia alquanto complicata, si rivelerà comunque non impossibile da vincere…


Confrontandosi con la società dei nostri tempi, il regista belga ha realizzato una pellicola dai risvolti sociali, evidenziando come sia spesso difficile gestire equilibratamente la vita privata con quella professionale, in un’epoca caratterizzata non solamente dalla precarietà economica ma anche emotiva delle persone.
Le nostre battaglie” riesce comunque a veicolare un chiaro messaggio di speranza, perché se è vero che Guillaume Senez ci presenta un uomo travolto da un repentino cambiamento nella routine della sua quotidianità, allo stesso tempo ci fa conoscere tutta la forza di un padre che decide di “reinventarsi” una vita soprattutto per il bene dei suoi figli, nell’amara consapevolezza che la madre degli stessi potrebbe non tornare mai più da loro.
Romain Duris, che il pubblico italiano ha già apprezzato agli inizi della sua prolifica carriera cinematografica nel divertente “L’appartamento spagnolo”, con il suo Olivier ci regala un’interpretazione decisamente toccante e intensa, riconfermandosi così uno dei grandi attori di punta dell’attuale cinema francese.


Titolo: Le nostre battaglie ( Nos batailles )
Regia: Guillaume Senez
Interpreti: Romain Duris, Laure Calamy, Laetitia Dosch, Lucie Debay, Basile Grunberger
Nazionalità: Francia, Belgio
Anno: 2018
Uscita nelle sale italiane: 7 febbraio 2019

domenica 29 marzo 2015

“Una nuova amica” di François Ozon: un affascinante viaggio nei più reconditi meandri dell’identità sessuale.



Laura ( Isild Le Besco ) e Claire ( Anaïs Demoustier ) hanno solamente sette anni quando si conoscono sui banchi di scuola, e decidono di giurarsi amicizia eterna.
Crescendo, ognuna di loro diventa testimone diretta dell’esperienze sentimentali dell’altra, sebbene, delle due, sia Laura la più corteggiata dai ragazzi.
Poco dopo il matrimonio di quest’ultima con David ( Romain Duris ), Claire decide di sposarsi con Gilles ( Raphaël Personnaz ).
Purtroppo, la loro grande amicizia viene drammaticamente interrotta dalla morte di Laura che, oltre al marito, lascia una bambina ancora in fasce.
Il giorno del funerale, profondamente addolorata per la prematura scomparsa dell’amica, Claire promette di fronte ai presenti che sarà lei a prendersi cura di David e della piccola Lucie.
Ben presto, però, scoprirà qualcosa di veramente inaspettato sul conto di David; qualcosa che finirà per stravolgere completamente le loro vite…




Ispirandosi ad un racconto della scrittrice britannica Ruth Rendell, con “Una nuova amica” François Ozon ci accompagna in un affascinante viaggio nei più reconditi meandri dell’identità sessuale.
Per Claire la morte di Laura, nei confronti della quale ha sempre provato qualcosa di più profondo di un sentimento di amicizia, è un’inaspettata occasione per allargare i propri orizzonti.
In effetti, sebbene inizialmente rimanga alquanto turbata nello scoprire che tra le mura domestiche David ama indossare abiti femminili, a poco a poco, però, comincia a provare nei suoi confronti un’insolita curiosità, che rapidamente si trasforma in attrazione.
Claire ha quindi non solo la possibilità di riallacciare con David / Virginia quel tipo di rapporto che un tempo aveva avuto con Laura, ma di andare anche oltre.
Sempre in bilico tra gli incerti confini della sessualità, per i suoi toni grotteschi “Una nuova amica” ci rimanda con la mente alle colorate pellicole di Pedro Almodovar, mentre la sua tensione narrativa ci permette di respirare le atmosfere tipiche dei capolavori di Alfred Hitchcock.
L’istrionico Romain Duris si rivela ancora una volta uno straordinario interprete anche en travesti; mentre la giovane Anaïs Demoustier, astro nascente del cinema d’oltralpe, si distingue per l’efficace interpretazione del suo personaggio, che vediamo lentamente trasformarsi da timido anatroccolo a donna pienamente consapevole di sé.




Titolo: Una nuova amica ( Une nouvelle amie )
Regia: François Ozon
Interpreti: Romain Duris, Anaïs Demoustier, Raphaël Personnaz, Isild Le Besco
Nazionalità: Francia
Anno: 2014




martedì 17 giugno 2014

“Tutti pazzi per Rose” di Régis Roinsard: una gradevolissima commedia romantica che strizza l’occhio al cinema hollywoodiano degli anni cinquanta.


Francia, fine anni cinquanta. Rose Pamphyle (Déborah  François) è la giovane figlia di un droghiere di un piccolo villaggio della Normandia.
Sebbene il suo destino sia quello di sposare un meccanico del paese, nella sua irrinunciabile aspirazione all’indipendenza, Rose decide però di trasferirsi a Lisieux, alla ricerca di un impiego come segretaria.
Si presenta quindi ad un colloquio di lavoro presso un’agenzia di assicurazioni, il cui titolare, Louis Echard (Romain Duris), rimane alquanto colpito dall’incredibile velocità con cui la ragazza riesce a dattilografare. 
Nonostante non possa vantare precedenti esperienze lavorative, Louis decide comunque di assumere Rose, a condizione che quest’ultima accetti di partecipare ad alcuni campionati di dattilografia, offrendosi  lui stesso di allenarla; a poco a poco, però, l’uomo diventerà per lei qualcosa di più di un semplice allenatore…



“Tutti pazzi per Rose”, primo lungometraggio di Régis  Roinsard, è un colorato omaggio agli anni cinquanta, nonché un realistico ritratto della condizione femminile in quell’epoca.
E’ in effetti l’insopprimibile desiderio di emancipazione di una giovane donna di provincia, con le idee ben chiare su ciò che vuole dalla vita, e con la sufficiente determinazione per ottenerlo, a muovere le file dell’intera vicenda; e la bella e brava Déborah François, uno dei più promettenti talenti dell’attuale cinema francese, riesce indubbiamente a conferire al personaggio da lei interpretato una seducente miscela di tenerezza e sensualità.
Nei panni del suo elegante datore di lavoro, nonché del rigido allenatore ai campionati di dattilografia, ritroviamo poi il poliedrico Romain Duris, che con la sua indiscutibile bravura non smette mai di sorprendere i suoi innumerevoli fans, e non solo loro.
A decretare il successo di “Tutti pazzi per Rose, ha poi indubbiamente contribuito, oltre ad una sceneggiatura caratterizzata da dialoghi decisamente frizzanti, un’accurata ricostruzione dell’epoca, ulteriormente valorizzata dalla vivace fotografia di Guillaume Schiffman, del quale abbiamo già ammirato l’incredibile estro creativo nel pluripremiato “The Artist”.
Il risultato finale è una gradevolissima commedia romantica che, per le ragioni sopra esposte, non mancherà di riportare alla mente dello spettatore le inconfondibili atmosfere delle pellicole hollywoodiane degli anni cinquanta.


Titolo: Tutti pazzi per Rose ( Populaire )
Regia: Régis Roinsard
Interpreti: Romain Duris, Déborah François, Bérénice Bejo, Shaun Benson
Nazionalità: Francia
Anno: 2012



sabato 25 maggio 2013

“Scatti rubati” di Eric Lartigau: la singolare storia di un uomo che voleva vivere la sua vita.


Paul Exben (Romain Duris) è un uomo che sembra aver avuto tutto dalla vita; ha infatti una bella famiglia, successo nella sua professione di avvocato e, soprattutto, molti soldi.
Tutto ciò sarebbe perfetto se non fosse che in realtà non è quello che lui aveva sempre immaginato per sé, desiderando invece diventare un fotografo professionista.
Quando sua moglie (Marina Foïs) gli annuncia di volere il divorzio, all’improvviso il mondo gli crolla addosso e, sospettando che lei abbia una relazione con Greg, un loro amico fotografo, si reca a casa di quest’ultimo per affrontarlo.
Purtroppo, però, la discussione tra i due degenera a tal punto che, sebbene accidentalmente, Paul causa la morte dell’amico.
In preda alla disperazione, dopo essersi sbarazzato del cadavere, l’uomo decide di assumere l’identità di Greg, ritrovandosi così a vivere la vita che aveva sempre sognato.
Parte quindi alla volta dell’Ungheria per realizzare un importante servizio fotografico; ben presto, però, la nuova situazione si rivelerà per lui tutt’altro che semplice da gestire…

Durante la visione di “Scatti rubati”, lo spettatore è inevitabilmente portato a riflettere sul significato della propria esistenza e, in particolar modo, a chiedersi se sia soddisfatto o meno della vita che sta conducendo.
Partendo dal romanzo di Douglas Kennedy, Eric Lartigau ci introduce all’interno di una famiglia borghese che, solo in apparenza, vive felicemente  in una bella casa situata nella periferia parigina.
Paul, il capofamiglia, da sempre appassionato di fotografia, sebbene debba proprio alla sua professione il suo elevato status sociale,  ci appare fin da subito come intrappolato in un’esistenza che non gli appartiene fino in fondo.
Ciò che comunque lo spinge ad andare avanti, a continuare a guadagnare soldi e, in questo modo, a garantire il benessere dei suoi familiari, è il suo amore per loro.
Però, non appena scopre il tradimento della moglie, e per di più con un loro amico fotografo, ecco che inevitabilmente viene a guastarsi quell’equilibrio che fino ad allora gli aveva impedito di fare i conti con se stesso.
E’ il verificarsi di una circostanza tragica a permettergli di iniziare a vivere la vita che ha sempre sognato, sebbene ciò lo costringerà, allo stesso tempo, ad allontanarsi per sempre dai propri figli; ed è proprio in questo frangente che “Scatti rubati” offre allo spettatore un’interessante svolta nel suo registro narrativo, che vede Paul come catapultato in un ambiente senz’altro meno “patinato” di quello in cui Eric Lartigau ce lo presenta inizialmente, ma indubbiamente a lui più consono.
In effetti, gli incantevoli scenari delle montagne del Montenegro ( che per esigenze di copione diventano ungheresi ) gli forniscono la giusta ispirazione per poter esprimere finalmente il proprio talento; paradossalmente però, non appena riesce a farsi notare con le sue foto, Paul prende inevitabilmente coscienza di non essere in grado di gestire liberamente la sua improvvisa notorietà.
In “Scatti rubati” Romain Duris ci dà l’ennesima dimostrazione delle sue elevate capacità recitative, risultando estremamente credibile tanto nel ruolo dell’amorevole padre di famiglia, nonché professionista di successo, quanto in quello del talentuoso fotografo per sempre condannato a vivere nell’ombra.
Accanto a lui, in poco più che un cameo, ritroviamo la sempre stupenda Catherine Deneuve, la cui breve ma intensa interpretazione conferisce un ulteriore valore aggiunto a questo sorprendente thriller carico di eclatanti colpi di scena.



Titolo: Scatti rubati ( L’homme qui voulait vivre sa vie )
Regia: Eric Lartigau
Interpreti: Romain Duris, Catherine Deneuve, Marina Foïs, Niels Arestrup, Branka Katic
Nazionalità: Francia
Anno: 2010

giovedì 23 agosto 2012

“Il truffacuori” di Pascal Chaumeil: gli inattesi risvolti dell’amore.


La cartolina dalla Francia di oggi arriva dal Principato di Monaco: una delle locations scelte dal regista Pascal Chaumeil per “Il truffacuori”, la divertente pellicola del 2010 in cui ritroviamo in un ruolo comico il poliedrico Romain Duris, affiancato dalla sofisticata Vanessa Paradis.
Alex Lippi (Romain Duris) di professione fa il “sabotatore di coppie” .
Coadiuvato dalla sorella Mélanie (Julie Ferrier) e dal cognato Marc (François Damiens), su richiesta dei clienti e forte del proprio fascino, fa in modo che donne legate sentimentalmente all’uomo sbagliato rompano improvvisamente  il loro fidanzamento.
Alex è talmente bravo nel suo lavoro che riesce sempre a raggiungere l’obiettivo.
Quando però viene contattato dal ricco signor Van der Beck, intenzionato a impedire l’imminente  matrimonio della figlia Juliette (Vanessa Paradis) con un giovane inglese, l’impresa si rivela però tutt’altro che semplice per lui.
A rendere ancora più complicata la matassa ci pensa poi un usuraio, al quale Alex deve un’ingente somma di denaro; una ragione in più per cui deve assolutamente portare a termine con successo la missione per la quale è stato ingaggiato.
Riuscirà anche questa volta nel suo intento, oppure si ritroverà ad affrontare qualcosa di completamente inaspettato per lui?


Il truffacuori” è una commedia piacevole e piena di ritmo, grazie soprattutto alla presenza di  Romain Duris, molto apprezzato in Francia anche in  ruoli drammatici, ma che in Italia conosciamo soprattutto per “L’appartamento spagnolo” e il sequel “Bambole Russe”.
Nella parte del fascinoso Alex, con barba incolta e capelli lunghi, lo vediamo infatti cantare, ballare,  e perfino lanciarsi da una bicicletta su di un battello in movimento.
Il personaggio da lui interpretato è un uomo sicuro di sé, abituato a viaggiare intorno al mondo a causa della sua professione e che, proprio come fosse un agente segreto in missione, si avvale di un’attrezzatura altamente tecnologica.
E’ capace perfino di farsi venire le lacrime agli occhi nel tentativo di far capitolare ai suoi piedi la “vittima” di turno, e impedirle così di sposare la persona sbagliata; ma con Juliette la situazione si prospetta del tutto differente.
Alex le si presenta come suo bodyguard personale, ma lei non ha la minima intenzione di trovarselo tra i piedi.
Lui comunque non si arrende, e quando finalmente sarà sul punto di conquistare anche Juliette, inaspettatamente si ritroverà a fare i conti con la propria coscienza, perché non si può sempre giocare con i sentimenti.
Particolarmente divertente è la scena in cui Alex e Juliette si trovano in macchina e, ascoltando alla radio la celeberrima “Wake me up before you go go” degli Wham,  nessuno dei due riesce a resistere alla tentazione di canticchiarla; come pure quella in cui i due ripropongono l’indimenticabile coreografia tratta dal film “Dirty dancing”.
L’azzeccato susseguirsi di locations differenti contribuisce inoltre a rendere ulteriormente movimentata una già brillante sceneggiatura. L’azione, che ha inizio tra le suggestive dune del deserto africano, si sposta subito dopo nella decisamente più metropolitana Parigi, per poi trasferirsi definitivamente nell’elegante Principato di Monaco.
Qui di seguito trovate il trailer del film, mentre cliccando QUI potete iscrivervi alla pagina di “Cartoline dalla Francia”, se desiderate seguire gli aggiornamenti di questo blog direttamente sul vostro profilo Facebook.

     
Titolo: Il truffacuori ( L’arnacoeur )
Regia: Pascal Chaumeil
Interpreti : Romain Duris, Vanessa Paradis, Julie Ferrier, François Damiens
Nazionalità : Francia, Principato di Monaco
Anno : 2010