Tratto da un romanzo di Joseph
Kessel del 1929, e diretto nel 1967 dal regista spagnolo Luis Buñuel, “Bella di giorno” suscitò un enorme
scandalo per la scabrosità dei temi
trattati all’epoca in cui uscì nelle sale. A ogni modo, in considerazione
dell’elevato valore artistico riconosciutogli, questo film si aggiudicò il
Leone d’oro alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Protagonista della pellicola è una straordinaria Catherine Deneuve,
nel ruolo di una moglie borghese dalla personalità alquanto complessa,
affiancata da alcuni mostri sacri del cinema francese che rispondono ai nomi di
Jean Sorel, Michel Piccoli e Pierre Clementi.
Séverine (Catherine Deneuve)
è l’elegante e sofisticata moglie di un medico parigino (Jean Sorel).
A causa di turbe psichiche che,
da quello che riusciamo a intuire, risalgono probabilmente agli anni della sua
infanzia, ha una vita affettiva alquanto
distorta, caratterizzata da un’evidente frigidità nel rapporto con il
marito e, contemporaneamente, da evidenti inclinazioni masochiste.
Nel tentativo di dare sfogo alle proprie fantasie erotiche
e di liberarsi dalle fobie che ne condizionano pesantemente l’esistenza, Séverine
inizia a prostituirsi tutti i pomeriggi, dalle 14 alle 17, presso l’appartamento
di Madame Anaїs (Geneviève Page), con il nome di “Bella
di giorno”.
L’incontro con Marcel (Pierre Clementi), uno dei frequentatori di quella casa di
appuntamenti, e la travolgente passione che li unirà, avrà però delle
inaspettate e, soprattutto, drammatiche conseguenze nella vita di Séverine.
Ambientata in un’incantevole Parigi della metà degli anni sessanta, la pellicola di Buñuel nasconde sotto la sua elegante patina dorata tutte le torbide contraddizioni di una donna borghese, incapace di vivere serenamente il proprio matrimonio.
Alla base di questa sua instabilità affettiva sembrano esserci le
molestie sessuali subite da bambina da parte di un adulto, secondo quanto
possiamo intuire dalla visione di un breve flashback all’interno del film.
La narrazione del regista si
contraddistingue per un continuo
intrecciarsi della realtà con il sogno, all’interno del quale Séverine si
rifugia dando libero sfogo alle sue fantasie più intime; questo almeno fino a
quando non inizierà a prostituirsi.
Inizialmente timorosa e riluttante
ad assecondare i desideri e le perversioni dei clienti della casa di
appuntamento presso la quale si reca quotidianamente, ben presto però si
renderà conto di non poter più fare a
meno di quella sua vita “parallela”, in cui “Bella di giorno” prende il
posto di Séverine.
La fatale attrazione per Marcel, personaggio dalla fedina penale
tutt’altro che pulita, segnerà però l’inizio di un drammatico precipitare degli
eventi, in conseguenza del quale Séverine smetterà di essere una delle ragazze
di Madame Anaїs, pur continuando però a rifugiarsi nelle atmosfere oniriche dei
suoi sogni.
Titolo: Bella di giorno ( Belle de jour )
Regia: Luis Buñuel
Interpreti : Catherine Deneuve, Jean Sorel, Michel Piccoli, Macha Meril, Pierre Clementi
Nazionalità: Francia
Anno : 1967