Tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia pubblicato nel 1954, e
girato in Italia tra Roma e Capri, “Il disprezzo” è considerato un vero
e proprio classico della cinematografia d’Oltralpe. Diretti da Jean-Luc Godard, uno dei grandi maestri
della Nouvelle Vague, Brigitte
Bardot e Michel Piccoli interpretano una coppia francese il cui matrimonio appare
ormai giunto inevitabilmente al capolinea.
Paul Javal (Michel Piccoli),
uno sceneggiatore teatrale francese, è sposato con Camille (Brigitte Bardot),
un’ex-dattilografa.
La coppia vive a Roma, dove recentemente ha acquistato una casa,
conducendo una vita apparentemente tranquilla e felice.
Paul viene contattato da un
produttore americano, Jeremy Prokosh
(Jack Palance), per riscrivere la
sceneggiatura di un film basato sull’Odissea
di Omero, e diretto da Fritz Lang,
con lo scopo di modernizzarla.
Il giorno dell’appuntamento con
Prokosh, Paul viene raggiunto da Camille presso gli studi di Cinecittà. Vedendola, l’americano ne
rimane subito affascinato e, con la scusa di discutere con più tranquillità i
dettagli della sua proposta, invita la coppia a seguirlo a casa sua.
Intenzionato a raggiungerli
successivamente in taxi, lo sceneggiatore esorta la moglie ad andare lei con
Prokosh.
Camille, sicura che Paul l’abbia
fatto per lasciarla da sola con il produttore americano, inizia a disprezzare il marito, accusandolo di essere troppo
arrendevole ai compromessi; e a seguito di ciò il loro rapporto entra in crisi,
sebbene prima di quell’episodio sembrasse navigare in acque tranquille.
La situazione continuerà a
degenerare, anche dopo che la coppia si sarà trasferita a Capri per seguire le riprese del film, fino a quando la storia non giungerà
a un fatale e tragico epilogo…
Riprendendo le linee guida del romanzo di Moravia, Jean-Luc Godard realizzò
una pellicola personale, dal carattere decisamente più commerciale rispetto ai
suoi precedenti lavori, in un’epoca in cui la Nouvelle Vague stava vivendo una
situazione di profondo stallo.
Così come era stato distribuito nelle
sale italiane, “Il disprezzo” appariva notevolmente
diverso da quello della versione che era stata invece presentata al
pubblico francese ( di cui vi consiglio vivamente la visione, anche se
sottotitolata in italiano ).
In effetti Carlo Ponti, uno dei
produttori del film, riteneva che la copia
originale fosse inaccettabile per il
mercato italiano; per questo motivo provvide a far tagliare e rimontare
alcune scene, nonché a modificare alcuni dialoghi, con la conseguenza di stravolgere
il significato originale della pellicola.
Lo stesso Godard, dopo aver visto
la versione rielaborata da Ponti, ne rinnegò immediatamente la paternità.
Proprio per motivi di censura, nella
versione giunta nella sale italiane furono
tagliate due scene in cui Brigitte Bardot appariva nuda. All’inizio del
film, nel momento in cui Camille e Paul giacciono sul letto una accanto
all’altro e, più avanti, quando vediamo l’attrice francese distesa su di un
tappeto bianco.
L’indimenticabile “Thème de Camille” composto da Georges Delerue, nella versione
italiana venne, a mio avviso, inspiegabilmente sostituito dalla musica di Piero
Piccioni, facendo perdere così alla pellicola parte della sua originaria
drammaticità, invece così ben sottolineata dalla struggente melodia di Delerue,
che potete (ri)ascoltare cliccando QUI.
“Il disprezzo” si contraddistingue
anche per il suo notevole impatto visivo
sullo spettatore, grazie a una
magistrale fotografia che ricorre all’utilizzo di colori vivaci,
soprattutto nelle scene ambientate a Capri in cui predominano il blu del mare,
il giallo del sole e il rosso della villa.
Accanto ad una sensualissima Brigitte Bardot, e a un impareggiabile
Michel Piccoli, ritroviamo il grande Jack Palance nel ruolo del facoltoso
produttore americano e, nella parte di se stesso, Fritz Lang, l’indimenticabile
regista austriaco che Godard, per la grandissima stima che nutriva nei
confronti del suo lavoro, volle in
questo suo ennesimo e controverso film.
Titolo: Il disprezzo ( Le mépris )
Regia: Jean-Luc Godard
Interpreti : Brigitte Bardot, Michel Piccoli, Jack Palance, Fritz Lang, Giorgio Moll
Nazionalità: Francia
Anno : 1963
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