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sabato 27 aprile 2013

“Ciliegine” di Laura Morante: l’effervescente debutto alla regia di una delle più apprezzate interpreti italiane.


Amanda (Laura Morante), piacente donna di mezz’età impiegata in una casa editrice, ha una relazione complicata con Bertrand (Frédéric Pierrot) e con gli uomini in generale, al punto che il marito psicanalista di Florence (Isabelle Carré), la sua migliore amica, la ritiene affetta da “androfobia”.
Rimasta sola la notte dell’ultimo dell’anno, Amanda viene invitata da Florence ad una festa che ha organizzato insieme ai suoi colleghi.
Qui incontra Antoine (Pascal Elbé), che è stato appena lasciato dalla moglie e che, a causa di un malinteso, Amanda crede essere omosessuale.
Sebbene tra i due si sviluppi subito un’intesa pressoché perfetta, da quell’incontro nascerà in realtà tutta una serie di divertenti equivoci che, a ogni modo, porteranno Amanda a riacquistare lentamente fiducia negli uomini e, soprattutto, a trovare il vero amore…




Con “Ciliegine”, Laura Morante, apprezzata interprete del cinema italiano e non solo, ha segnato il suo effervescente debutto dietro la macchina da presa, firmando un’elegante commedia sentimentale della quale, oltre che produttrice e sceneggiatrice, è anche protagonista.
Realizzando una sorta di sintesi dei personaggi da lei portati sullo schermo nel corso della sua lunga e fortunata carriera cinematografica, la Morante ci presenta Amanda: una donna che, sebbene alquanto pedante, riesce ugualmente a emozionare lo spettatore, e a divertirlo con le assurde nevrosi che caratterizzano i suoi rapporti con gli altri e con gli uomini in particolare.
Da circa un anno ha una relazione piuttosto turbolenta con Bertrand: un uomo che sembra non prestarle il tipo di attenzioni che lei, al contrario, si aspetterebbe; per questo motivo Amanda finisce per bollarlo definitivamente come “egoista” ( come del resto è abituata a fare con tutto il genere maschile ).
E’ solamente dopo aver iniziato a frequentare Antoine, che la donna inizia a sentirsi insolitamente più tranquilla e, soprattutto, felice; e questo solamente perché è convinta che quell’uomo sia omosessuale.
Credo che il sogno di tutte le donne sia di avere un amico gay”: queste sono le parole che la vediamo digitare sulla tastiera di un computer mentre sta raccontando in un diario l’esperienza della propria amicizia con Antoine, e che dimostrano come Amanda riesca a sentirsi rilassata solamente all’interno di un relazione disinteressata con un esponente dell’altro sesso.
“Ciliegine” ci riporta alla mente i classici della commedia americana, non solamente per il tono sentimentale della pellicola, ma anche per il ben congegnato gioco degli equivoci su cui poggia solidamente la sceneggiatura, e che accompagna piacevolmente lo spettatore fino all’inevitabile lieto fine.
Accanto a Laura Morante ritroviamo una strepitosa Isabelle Carré ( che il pubblico italiano già conosce per la sua recente partecipazione a “Emotivi anonimi” ) nel  ruolo della confidente di Amanda.
Una menzione particolare spetta infine alle dolci melodie della colonna sonora composta dal grande maestro Nicola Piovani che, per citare la traduzione del titolo originale del film, rappresenta la ciliegina sulla torta di questa gradevolissima commedia francese.



Titolo: Ciliegine ( La cerise sur le gȃteau )
Regia: Laura Morante
Interpreti: Laura Morante, Isabelle Carré, Pascal Elbé, Fréderic Pierrot
Nazionalità: Italia / Francia
Anno: 2012

domenica 11 novembre 2012

“Lezioni di felicità” di Eric-Emmanuel Schmitt: come imparare a essere ottimisti e a sorridere alla vita.



Scritto e diretto dal drammaturgo francese Eric-Emmanuel Schmitt, “Lezioni di felicità” è un vero e proprio inno all’ottimismo e alla gioia di vivere.
Grazie alle magistrali interpretazioni di Catherine Frot e Albert Dupontel, nonché alla stupenda colonna sonora del maestro Nicola Piovani, questa pellicola ci permette di rifugiarci, sebbene momentaneamente, in un mondo in cui sembra che tutte le storie abbiano sempre un lieto fine
Odette Toulemonde (Catherine Frot) è una quarantenne dall’aspetto piacente, che dopo la morte del marito non si è più risposata.
Vive in un alloggio popolare a Charleroi, insieme ai due figli, Rudy (Fabrice Murgia) e Sue Helen (Nina Drecq), e al fidanzato di quest’ultima.
Lavora nel reparto profumeria di un grande magazzino e coltiva una grandissima passione per i romanzi dello scrittore Balthazar Balsan (Albert Dupontel), dai quali deriva il suo sconfinato ottimismo, sebbene la sua vita non sia stata sempre facile.
Balthazar Balsan invece, sebbene possa dire di avere tutto, non è felice.
Dopo aver ricevuto una pesante stroncatura al suo ultimo libro da parte di Olaf Pims (Jacques Weber), un famoso critico letterario parigino, ed aver scoperto che quest’ultimo ha una relazione con sua moglie, lo scrittore tenta di suicidarsi senza però riuscire nel proprio intento.
Una commovente lettera scrittagli da Odette, nella quale gli esprime tutta la sua ammirazione, lo spingerà a mettersi subito sulle tracce della donna; il loro incontro segnerà una svolta inaspettata nelle vite di entrambi…



Prendendo spunto da un episodio realmente accadutogli, Eric-Emmanuel Schmitt ha realizzato una pellicola, forse eccessivamente buonista, la cui visione ha comunque il pregio di riuscire a rincuorarci, soprattutto durante quei giorni in cui ci sembra che tutto vada storto.
E’ ovviamente una storia a sfondo favolistico in cui assistiamo all’inaspettato incontro di due mondi diametralmente opposti, e dove la semplicità e il buonumore che contraddistinguono la giornate di Odette riescono ad annientare lentamente la negatività che assilla l’esistenza di Balthazar, facendogli al tempo stesso acquisire una nuova prospettiva della vita e salvandolo così da quell’autodistruzione alla quale sembrava inevitabilmente destinato.
La leggerezza che pervade “Lezioni di felicità” è sottolineata dal sapiente inserimento di divertenti siparietti musicali, durante i quali Catherine Frot e i suoi comprimari danzano allegramente  sulle note di alcune delle più celebri canzoni dell’indimenticabile Josephine Baker; oltre a ciò, durante la visione del film ci capita spesso di veder volare Odette nei cieli di Charleroi, come se fosse una moderna Mary Poppins, ogniqualvolta si sente particolarmente felice.
Una menzione particolare spetta inoltre alla colonna sonora composta dal pluripremiato Nicola Piovani, la cui raffinata e malinconica melodia riesce a valorizzare ulteriormente le riuscite interpretazioni di un cast ben affiatato, in cui ritroviamo attori francesi e belgi.



Titolo: Lezioni di felicità ( Odette Toulemonde )
Regia: Eric-Emmanuel Schmitt
Interpreti : Catherine Frot, Albert Dupontel, Jacques Weber, Fabrice Murgia, Nina Drecq
Nazionalità: Francia / Belgio
Anno : 2006


giovedì 21 giugno 2012

“Un po’ per caso, un po’ per desiderio” di Danièle Thompson: alla scoperta del quartiere parigino di Avenue Montaigne.


La cartolina dalla Francia di oggi arriva da Parigi, e più precisamente dal quartiere di Avenue Montaigne dove, nel 2006, la regista Danièle Thompson girò "Un po' per caso, un po' per desiderio": una commedia corale sui desideri e le debolezze del genere umano. 
Jessica (Cécile De France), una ragazza orfana cresciuta con la nonna, arriva a Parigi dalla Borgogna alla ricerca di un impiego.
Sebbene non abbia alcuna esperienza lavorativa specifica, si propone presso diversi esercizi commerciali, fino a quando non viene assunta in prova dal gestore del Bar des Théâtres, nel lussuoso quartiere di Avenue Montaigne, in vista di un’importante serata, durante la quale avranno contemporaneamente luogo il concerto di un famoso pianista, la prima di una commedia teatrale e un’asta.
Claudie, la portinaia del Théâtre des Champs-Élysées che a giorni andrà in pensione, la ospita per la notte nel suo piccolo appartamento, dandole così la possibilità di entrare in contatto con il mondo dello spettacolo.
E’ qui, infatti, che Jessica conosce Catherine (Valérie Lemercier ), un’attrice di soap opera, al momento impegnata a teatro nelle prove di una commedia di Georges Feydeau, la cui vera aspirazione, però, è di lavorare nel cinema.
Conosce inoltre Jean-François Lefort ( Albert Dupontel ), un famoso pianista stancatosi della sua invidiabile carriera internazionale, il cui unico desiderio è quello di esibirsi nelle scuole e negli ospedali. Ha una moglie, Valentine ( Laura Morante ), che non appoggia assolutamente la sua intenzione di abbandonare le scene e che, per questo motivo, medita di lasciarlo.
Vi è infine Jacques ( Claude Brasseur ), un ricco e anziano vedovo, fidanzato con una donna giovane e bellissima, il quale sta organizzando un’asta per mettere in vendita la sua incredibile collezione di opere d’arte. Ha un figlio, Frédéric, con il quale è in conflitto.
Jessica entra in confidenza con quest’ultimo, e con la semplicità e la schiettezza che la contraddistinguono riesce non solo a ridargli fiducia nella vita, ma anche a farlo riavvicinare al padre.
Nel frattempo Catherine convince un importante regista di Hollywood ( Sidney Pollack ) a scritturarla nel suo prossimo film, mentre Jean-François abbandona la sua carriera di pianista evitando, però, di compromettere il suo matrimonio. E a Jessica, sempre disponibile ad ascoltare e consigliare gli altri, cosa avrà invece riservato il destino?


“Un po’ per caso, un po’ per desiderio” è stato ambientato nel quartiere parigino di Avenue Montaigne, rinomato per i teatri, le sale da concerto, le gallerie d’arte e gli hotel a cinque stelle.
All’epoca in cui venne girata la pellicola, nel quartiere si trovava anche il Bar des Théâtres, la famosa brasserie che nel gennaio del 2011 si è trasferita in Rue Jean Goujon, a due passi dal Pont de l’Alma e non molto distante dai teatri che l’hanno resa celebre; ed è proprio al Bar des Théâtres che si incrociano le storie dei singoli personaggi che ci vengono presentati dalla regista, e con i quali entra casualmente in contatto Jessica, la nuova cameriera della brasserie.
A poco a poco quest’ultima viene a conoscenza dei loro desideri e delle loro debolezze, cercando allo stesso tempo di portare, con i propri consigli, un po’ di luminosità e ottimismo nelle vite di ognuno di essi. 
Grazie alla pellicola di Danièle Thompson, abbiamo la possibilità di entrare in un quartiere della capitale francese non propriamente turistico, ma comunque in grado di affascinare tutti coloro che, visitando Parigi, sono alla ricerca dei suoi angoli più eleganti ed esclusivi.
Lodevoli le interpretazioni dell’intero cast, prettamente francese, del quale fanno parte anche il regista americano Sidney Pollack e la "nostra" bravissima Laura Morante nel ruolo della moglie-manager del pianista.
A regalare un ulteriore tocco di magia a questa pellicola contribuisce indubbiamente la colonna sonora di Nicola Piovani ( Premio Oscar nel 1999 per “La vita è bella” ) che potete ascoltare anche durante la visione del trailer di “Un po’ per caso, un po’ per desiderio”.
Prima di lasciarvi quindi alle eleganti atmosfere del quartiere di Avenue Montaigne, rinnovo come di consueto il mio invito su questo blog per la prossima cartolina dalla Francia. A presto! 



Titolo: Un po’ per caso, un po’ per desiderio (Fauteuils d'orchestre )
Regia: Danièle Thompson
Interpreti : Cécile De France, Valérie Lemercier, Claude Brasseur, Laura Morante, Sidney Pollack
Nazionalità : Francia
Anno : 2006