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mercoledì 2 ottobre 2013

“Baby love” di Vincent Garenq: un uomo e il suo irrinunciabile desiderio di paternità.


Emmanuel (Lambert Wilson) e Philippe (Pascal Elbé) vivono felicemente la loro relazione di coppia; questo fino a quando Emmanuel, di professione pediatra, non manifesta al partner il proprio desiderio di adottare un bambino.
La radicata resistenza di quest’ultimo ad assecondare la richiesta del compagno, in quanto ben consapevole delle enormi difficoltà a cui andrebbero inevitabilmente incontro, manda improvvisamente in crisi il loro rapporto; e così i due si lasciano.
Da parte sua il pediatra, più che mai determinato a non rinunciare al suo desiderio di paternità, decide comunque di andare avanti da solo con l‘idea dell’adozione, tentando di nascondere la propria omosessualità all’assistente sociale che sta seguendo la sua pratica; ma purtroppo invano.
Quando Emmanuel sembra aver perduto ogni speranza, ecco che l’incontro con Finà (Pilar López de Ayala), una ragazza argentina senza permesso di soggiorno, sembra invece riservargli un’altra  chance.
Al fine di permetterle di sistemarsi regolarmente in Francia, Emmanuel si offre di sposarla; in cambio sarà lei a dargli un figlio; le cose, però, non si riveleranno così semplici come da lui inizialmente prospettato…




Al suo primo lungometraggio per il grande schermo, nel 2008 il regista Vincent Garenq affrontò con estremo garbo e sensibilità una tematica alquanto delicata come quella dell’adozione da parte di coppie omosessuali, quando questo in Francia non era ancora possibile.
Per fare ciò si avvalse di una sceneggiatura che tratteggia con sufficiente realismo le varie problematiche che Emmanuel e Philippe devono affrontare, non solo nei rapporti con la società che li circonda, ma anche e soprattutto all’interno della loro coppia.
Infatti, mentre Philippe si dimostra immediatamente scettico nei confronti della proposta fattagli dal partner, quest’ultimo, al contrario, per raggiungere l’obiettivo che si è prefissato, arriva perfino a organizzare un matrimonio di convenienza con una giovane immigrata argentina.
Però, sebbene Emmanuel crede di aver pianificato tutto nei minimi dettagli, non ha purtroppo tenuto conto delle dinamiche che possono venire a svilupparsi nel suo rapporto con Finà.
La pellicola di Garenq è indubbiamente caratterizzata da un buon ritmo, e non ha solamente il pregio di far sorridere, ma anche di far riflettere sulle innumerevoli peripezie che un omosessuale è disposto ad affrontare pur di non rinunciare definitivamente al suo desiderio di diventare padre.
In “Baby love”, Lambert Wilson dà l’ennesima prova delle sue indiscutibili doti interpretative,  in quanto riesce bene a trasmettere allo spettatore lo stato d’animo estremamente tormentato di Emmanuel; il quale, durante l’intera pellicola, alterna momenti di gioia e di vivida speranza ad altri di tristezza e di estrema delusione.
Al suo fianco troviamo il bravo Pascal Elbé, recentemente apprezzato anche in “Ciliegine”, prima regia della nostra Laura Morante, e l’attrice spagnola Pilar López de Ayala nei panni della dolce Finà.



Titolo: Baby love ( Comme les autres )
Regia: Vincent Garenq
Interpreti: Lambert Wilson, Pilar López de Ayala, Pascal Elbé, Anne Brochet
Nazionalità: Francia
Anno: 2008


sabato 27 aprile 2013

“Ciliegine” di Laura Morante: l’effervescente debutto alla regia di una delle più apprezzate interpreti italiane.


Amanda (Laura Morante), piacente donna di mezz’età impiegata in una casa editrice, ha una relazione complicata con Bertrand (Frédéric Pierrot) e con gli uomini in generale, al punto che il marito psicanalista di Florence (Isabelle Carré), la sua migliore amica, la ritiene affetta da “androfobia”.
Rimasta sola la notte dell’ultimo dell’anno, Amanda viene invitata da Florence ad una festa che ha organizzato insieme ai suoi colleghi.
Qui incontra Antoine (Pascal Elbé), che è stato appena lasciato dalla moglie e che, a causa di un malinteso, Amanda crede essere omosessuale.
Sebbene tra i due si sviluppi subito un’intesa pressoché perfetta, da quell’incontro nascerà in realtà tutta una serie di divertenti equivoci che, a ogni modo, porteranno Amanda a riacquistare lentamente fiducia negli uomini e, soprattutto, a trovare il vero amore…




Con “Ciliegine”, Laura Morante, apprezzata interprete del cinema italiano e non solo, ha segnato il suo effervescente debutto dietro la macchina da presa, firmando un’elegante commedia sentimentale della quale, oltre che produttrice e sceneggiatrice, è anche protagonista.
Realizzando una sorta di sintesi dei personaggi da lei portati sullo schermo nel corso della sua lunga e fortunata carriera cinematografica, la Morante ci presenta Amanda: una donna che, sebbene alquanto pedante, riesce ugualmente a emozionare lo spettatore, e a divertirlo con le assurde nevrosi che caratterizzano i suoi rapporti con gli altri e con gli uomini in particolare.
Da circa un anno ha una relazione piuttosto turbolenta con Bertrand: un uomo che sembra non prestarle il tipo di attenzioni che lei, al contrario, si aspetterebbe; per questo motivo Amanda finisce per bollarlo definitivamente come “egoista” ( come del resto è abituata a fare con tutto il genere maschile ).
E’ solamente dopo aver iniziato a frequentare Antoine, che la donna inizia a sentirsi insolitamente più tranquilla e, soprattutto, felice; e questo solamente perché è convinta che quell’uomo sia omosessuale.
Credo che il sogno di tutte le donne sia di avere un amico gay”: queste sono le parole che la vediamo digitare sulla tastiera di un computer mentre sta raccontando in un diario l’esperienza della propria amicizia con Antoine, e che dimostrano come Amanda riesca a sentirsi rilassata solamente all’interno di un relazione disinteressata con un esponente dell’altro sesso.
“Ciliegine” ci riporta alla mente i classici della commedia americana, non solamente per il tono sentimentale della pellicola, ma anche per il ben congegnato gioco degli equivoci su cui poggia solidamente la sceneggiatura, e che accompagna piacevolmente lo spettatore fino all’inevitabile lieto fine.
Accanto a Laura Morante ritroviamo una strepitosa Isabelle Carré ( che il pubblico italiano già conosce per la sua recente partecipazione a “Emotivi anonimi” ) nel  ruolo della confidente di Amanda.
Una menzione particolare spetta infine alle dolci melodie della colonna sonora composta dal grande maestro Nicola Piovani che, per citare la traduzione del titolo originale del film, rappresenta la ciliegina sulla torta di questa gradevolissima commedia francese.



Titolo: Ciliegine ( La cerise sur le gȃteau )
Regia: Laura Morante
Interpreti: Laura Morante, Isabelle Carré, Pascal Elbé, Fréderic Pierrot
Nazionalità: Italia / Francia
Anno: 2012