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domenica 24 febbraio 2019

DUE PER UN DELITTO di Pascal Thomas: una garbata e ironica miscela degli elementi distintivi delle storie gialle con quelli delle commedie rosa.



Prudence ( Catherine Frot ) e Bélisaire ( André Dussollier ) Beresford sono una coppia di coniugi  di mezz’età; benestanti e amanti della bella vita, sono riusciti a ritagliarsi il loro piccolo angolo di paradiso lontano dal caos dei grandi centri urbani.
Mentre Bélisaire, ex colonnello in pensione, continua a tenersi attivo collaborando con i servizi segreti internazionali, Prudence, che rifiuta categoricamente il suo status di nonna, trascorre le sue giornate in preda alla noia.
Un’inspiegabile serie di decessi, tra cui quello dell’anziana zia di Bélisaire, avvenuta all’interno di una casa di riposo, rappresenta per Prudence l’occasione per dare finalmente una scossa alla monotonia della sua esistenza.
Inizia infatti a investigare su quelle misteriose morti, e coinvolgendo  nella sua indagine personale anche l’inseparabile coniuge, finirà ben presto per portare alla luce gli inquietanti retroscena di un caso alquanto complesso che affonda le sue radici in un passato molto lontano…


Tratto dal romanzo di Agatha Christie “Sento i pollici che prudono”, e primo di una trilogia che vede protagonisti assoluti gli stilosi coniugi Beresford, “Due per un delitto” è una garbata e al tempo stesso ironica miscela degli elementi distintivi delle storie gialle con quelli delle commedie rosa.
Caratterizzata da dialoghi estremamente brillanti, costruiti volutamente al limite dell’equivoco, la pellicola di Pascal Thomas aggiunge un gradevolissimo tocco francese al romanzo della celeberrima scrittrice inglese, le cui opere sono state trasposte innumerevoli volte sullo schermo.
Che dire poi della coppia Frot-Dussollier: entrambi, con la loro interpretazione, conferiscono un’ulteriore nota di eleganza e vivacità all’intricato sviluppo della vicenda.


Titolo: Due per un delitto ( Mon petit doigt m’a dit  )
Regia: Pascal Thomas
Interpreti: Catherine Frot, André Dussollier, Geneviève Bujold, Valérie Kaprinsky, Laurent Terzieff
Nazionalità: Francia
Anno: 2005

mercoledì 26 luglio 2017

“Quello che so di lei” di Martin Provost: l’incontro-scontro tra due donne dalle esperienze di vita e dai caratteri diametralmente opposti.


Claire ( Catherine Frot ) è un’ostetrica, innamorata da sempre del proprio lavoro, che nel corso della sua vita professionale ha aiutato a nascere centinaia di bambini.
Adesso, però, alla soglia dei cinquant’anni si ritrova a prendere una decisione alquanto difficile  per la sua carriera; l’ospedale presso il quale lavora da tempo sta infatti per chiudere i battenti, costringendola così a cercare quanto prima una nuova sistemazione.
La donna è comunque tutt’altro che intenzionata ad accettare l’offerta proveniente da una nuova ed efficiente struttura dotata delle più moderne tecnologie, all’interno della quale l’importanza data all’esperienza nonché al fattore umano sembra però passare in secondo piano.
In questo momento di estrema incertezza, ecco che del tutto inaspettatamente  Claire riceve una telefonata da Béatrice ( Catherine Deneuve ): la donna con cui suo padre molti anni prima ha avuto una relazione interrottasi bruscamente proprio per volere della stessa  Béatrice; a seguito di tale rottura l’uomo decise poi di togliersi la vita.
Sebbene quella telefonata riapra una ferita mai completamente rimarginata, Claire decide di incontrare la donna che le ha causato quella stessa ferita.
Rimasta alquanto sconvolta nell’apprendere ciò che è accaduto al suo ex-amante, Béatrice le riferisce a sua volta che, dopo una vita caratterizzata da alti e bassi, anche lei adesso sta attraversando un periodo particolarmente difficile: le è stato infatti diagnosticato un tumore e, per questo motivo, chiede a Claire di rimanerle accanto.
Quest’ultima, nonostante l’enorme rancore provato, decide di aiutarla… 


Con “Quello che so di lei il regista francese ci regala un’intensa commedia drammatica in cui viene narrato l’incontro-scontro tra due donne dalle esperienze di vita e  dai caratteri diametralmente opposti, unite tuttavia, anche se in modalità del tutto differenti, dall’amore per lo stesso uomo.
In effetti, sebbene le azioni di Béatrice abbiamo purtroppo segnato negativamente l’esistenza di Claire, quest’ultima non riesce a negarle il proprio appoggio morale, come se il fatto di riavvicinarsi a quella donna possa in qualche modo ricollegarla a quella parte del suo passato in cui viveva ancora felice con suo padre.
In realtà, però, succede molto di più a seguito di quella frequentazione: a poco a poco, infatti, quel modo di affrontare con leggerezza la vita, che ha da sempre  caratterizzato l’esistenza di Béatrice, finisce inevitabilmente per “contagiare” Claire, spingendola così a riaprirsi nei confronti del mondo e soprattutto dell’amore.
L’interesse mostratole da un simpatico camionista, interpretato dal bravo Olivier Gourmet, la porterà infatti a riscoprire e valorizzare la propria femminilità.
La pellicola di Martin Provost diverte e al tempo stesso emoziona, ma soprattutto ci fa riflettere sull’inevitabile scorrere del tempo e su ciò che ci potrà riservare il futuro, spesso purtroppo senza la possibilità di avere al nostro fianco le persone a noi più care.
Semplicemente straordinarie le prove di recitazione di Catherine Deneuve e Catherine Frot: due interpreti appartenenti a due diverse generazioni del cinema francese, ma indubbiamente accomunate da una grandissima professionalità, nonché da un’estrema sensibilità nell’approcciarsi ai loro rispettivi personaggi.


Titolo: Quello che so di lei ( Sage femme )
Regia : Martin Provost
Interpreti: Catherine Frot, Catherine Deneuve, Olivier Gourmet
Nazionalità: Francia
Anno: 2017

lunedì 21 marzo 2016

“Marguerite” di Xavier Giannoli: il tragico destino di una donna che ha fatto del canto la sua unica ragione di vita.


Marguerite Dumont ( Catherine Frot ) è una ricca borghese che ha acquisito il titolo di baronessa a seguito di un matrimonio di convenienza.
Amante della musica, e in particolar modo dell’opera lirica, ha dedicato tutta la sua vita al “bel canto”, esibendosi, applaudita, all’interno della sua lussuosa dimora alle porte di Parigi, di fronte a una folta schiera di aristocratici appartenenti ad un’esclusiva associazione culturale. 
In tutto ciò non ci sarebbe alcunché di strano, se non fosse che Marguerite in realtà è completamente stonata e, conseguentemente, viene illusa di possedere incredibili doti canore da un gruppo di persone disposto ad ascoltarla solo per beneficiare delle sue cospicue donazioni o, peggio ancora, per deriderla alle sue spalle. 
Un giorno Lucien Beaumont ( Sylvain Dieuaide ), un giovane giornalista che ha assistito divertito a una delle sue esibizioni domestiche, comprendendo immediatamente il suo “potenziale”, decide di scrivere un articolo su di lei, dai toni tanto lusingatori quanto ambigui.
La donna ne rimane talmente entusiasta che, incitata dallo stesso Lucien e Kyrill ( Aubert Fenoy ) – un artista, amico di quest’ultimo – si convince che è finalmente giunto il momento di esibirsi nei teatri, di fronte a un “vero” pubblico.
Ciò che ne segue significherà la realizzazione del grande sogno di Marguerite ma, inevitabilmente, anche la sua tragica distruzione…


Liberamente tratto dalla vera storia di Florence Foster Jenkins – la celebre soprano che nell’America degli anni quaranta fece ampiamente parlare di sé per le sue singolari e discutibili performance canore, e che a breve vedremo sullo schermo interpretata da una sempre strepitosa Meryl Streep – “Marguerite” narra il tragico destino di una donna che ha fatto del canto la sua unica ragione di vita.
In effetti nella sua ultima pellicola Xavier Giannoli affronta la tematica del desiderio, insito in ognuno di noi, di riuscire a realizzare le proprie aspirazioni e, in particolare, il modo in cui ciò viene vissuto nel rapporto con se stessi e, ovviamente, con gli altri.
Sebbene la vicenda di "Marguerite" si svolga nella Parigi dei primi anni venti del secolo scorso, avrebbe comunque potuto essere ambientata ai nostri giorni, in considerazione della spietatezza che contraddistingue, oggi più che mai, il mondo dello show business.
Ancora prima della falsità e dell’opportunismo di chi la circonda, Marguerite è però vittima di se stessa e della sua incapacità di riconoscere, al di là della sua sconfinata passione per la musica, i propri limiti; e se questa sua incapacità, almeno inizialmente, conferisce un tono indiscutibilmente comico alla pellicola, il registro della narrazione finisce però per virare inevitabilmente sulla tragedia.
Catherine Frot, meritata vincitrice di uno dei quattro César assegnati alla fine dello scorso mese a “Marguerite”, si riconferma una delle attrici più versatili dell’attuale panorama cinematografico d’Oltralpe.
Ad affiancarla, troviamo poi un interessante cast di interpreti, tra i quali spicca il bravo Michel Fau nei panni del divertente e alquanto rassegnato maestro di canto di Marguerite.


Titolo: Marguerite ( Marguerite )
Regia: Xavier Giannoli
Interpreti: Catherine Frot, André Marcon, Michel Frau, Christa Theret
Nazionalità: Francia
Anno: 2015




domenica 23 marzo 2014

“La cuoca del Presidente” di Christian Vincent: la singolare storia di una donna e della sua grande passione per la buona cucina.


In una base scientifica in Antartide, fervono i preparativi per la cena con la quale Hortense Laborie (Catherine Frot) si congederà dagli altri componenti della missione.
Durante le ore che precedono quella festa, la donna si ritrova a ripensare al proprio passato e, in particolare, al periodo in cui, chiamata inaspettatamente dal Presidente della Repubblica francese (Jean d’Ormesson), si era occupata personalmente dei suoi pasti, avendo così la possibilità di condividere con lui il piacere per la buona cucina.
Purtroppo, però, oltre alla gioia di quei ricordi, riaffiora alla sua mente anche la profonda delusione da lei provata nel sentirsi oggetto di invidie da parte dell’entourage del Presidente.
A ogni modo, nel corso di quella giornata Hortense troverà un nuovo slancio per poter realizzare i suoi progetti futuri… 



Ispirandosi liberamente alla vita di Danièle Mazet-Delpeuch, cuoca personale del Presidente della Repubblica francese François Mitterand alla fine degli anni ottanta, con questa pellicola Christian Vincent ha tratteggiato il complesso profilo di una donna estremamente determinata e per nulla intenzionata a scendere a compromessi.
Dalla narrazione della storia di Hortense Laborie traspare essenzialmente la sua grandissima passione per la cucina e il buon cibo; quella stessa passione che nel giro di poche ore l’ha portata a lasciare la sua fattoria nel Périgord per trasferirsi all’Eliseo.
Il suo desiderio di allietare con le sue invitanti pietanze la vista e, soprattutto, il palato del Presidente, che fin da subito si dimostra un grande estimatore dell’arte di Hortense, viene però ben presto ostacolato sia dal rigido protocollo imposto dall’Eliseo, sia dalle gelosie degli altri componenti lo staff della cucina presidenziale; impedendole così di esprimersi liberamente e spingendola a rassegnare, sebbene a malincuore, le dimissioni da quel prestigioso incarico.
E’ sempre in virtù della sua passione per la cucina ed il buon cibo, e con l’obbiettivo di poter finanziare un progetto per la coltivazione del tartufo in Nuova Zelanda, che alcuni anni dopo Hortense accetta il posto di cuoca in una base scientifica nell’Antartide; una scelta che, indubbiamente, mette in evidenza anche il lato avventuroso del carattere di questa donna.
Con la sua interpretazione, Catherine Frot conferisce particolare eleganza al personaggio di Hortense; mentre nell’insolita veste di attore, e più precisamente nei panni del Presidente della Repubblica, troviamo Jean d’Ormesson, celeberrimo scrittore e giornalista francese.
Con una narrazione strutturata su due piani temporali, “La cuoca del Presidente” si rivela una pellicola decisamente gradevole, e sebbene vada ad aggiungersi alla già nutrita lista di  film cosiddetti culinari, si contraddistingue per la particolarità delle vicende personali della sua protagonista.



Titolo: La cuoca del Presidente ( Les saveurs du palais )
Regia: Christian Vincent,
Interpreti: Catherine Frot, Jean d’Ormesson, Hippolyte Girardot, Arthur Dupont
Nazionalità: Francia
Anno: 2012