Già campione d’incassi al
box-office francese, nell’ottobre del 2008 “Giù al nord”, diretto e
interpretato da Dany Boon, arrivò nelle nostre sale, riscuotendo un notevole
successo di pubblico anche qui in Italia. In questa pellicola il regista
affronta in chiave comica il tema delle differenze sociali e culturali tra il
nord e il sud della Francia e i pregiudizi che ne derivano. Due anni più tardi,
nel 2010, il “nostro” Claudio Bisio decise
poi di realizzarne un remake in salsa italiana: il fortunatissimo “Benvenuti al sud”.
Philippe (Kad Merad) è il
direttore dell’ufficio postale di Salon-de-Provence.
Costantemente pressato dalla moglie Julie (Zoé Felix), che
vuole andare a vivere in Costa Azzurra, e nel tentativo di ottenere più
facilmente il trasferimento in quella regione, decide di fingersi disabile. Scoperto però da un ispettore che sta seguendo
la sua pratica, invece di essere licenziato, viene assegnato per punizione all’ufficio
postale di Bergues, nel freddo Nord-Pas
de Calais.
A causa dei numerosi pregiudizi che avvolgono quella regione della
Francia, Philippe vive questo trasferimento come una vera e propria
tragedia; a ogni modo, costretto ad accettare la nuova destinazione, si prepara
a partire senza la sua famiglia al seguito.
Nei giorni che seguiranno il suo arrivo a Bergues, scoprirà però che
il clima non è poi così terribile come glielo avevano descritto, e gli abitanti
del luogo, sebbene parlino lo Ch’ti ( un dialetto a lui praticamente incomprensibile
) si dimostreranno nei suoi confronti estremamente ospitali.
Inoltre con i colleghi, e in
particolar modo con Antoine (Dany Boon), settimana dopo settimana si svilupperà un profondo
rapporto di amicizia. Quando infatti dopo tre anni, e numerose e divertenti
peripezie, Philippe otterrà finalmente il tanto atteso trasferimento nel sud
della Francia, per lui sarà estremamente doloroso
separarsi dai suoi cari amici Ch’ti.
Originario proprio del Nord-Pas
de Calais, Dany Boon ha voluto dedicare questa sua seconda opera come regista a
un tema al quale è particolarmente sensibile; ovvero il diffuso pregiudizio dei francesi
nei confronti dell’area di Lille, ritenuta incredibilmente fredda e piovosa
e, soprattutto, abitata da persone grette e poco socievoli.
E’ proprio nel tentativo di
dissipare questi spiacevoli preconcetti che Boon ha realizzato una commedia
esilarante ma al tempo stesso estremamente umana, in cui vediamo il
personaggio interpretato da Kad Merad cambiare lentamente opinione sugli
abitanti di Bergues e sulle loro
abitudini, rivelandosi così del tutto infondato ciò che fino ad allora gli era stato raccontato su quella regione
del nord della Francia.
Dopo tre anni, nel momento in cui
verrà finalmente trasferito al sud, a Porquerolles, constaterà poi la veridicità
del proverbio citatogli da Antoine
al momento del suo arrivo a Bergues, ovvero: “Quando uno straniero viene a
vivere al nord, raglia due volte: quando arriva e quando riparte”.
Philippe rappresenta il prototipo
di colui che, non conoscendo da vicino il Nord-Pas de Calais, ne ha un’idea estremamente negativa, a causa delle sue difficili
condizioni climatiche, della povertà e
disperazione degli abitanti.
La maggior parte delle gag a cui assistiamo durante la visione del
film ruota intorno alle frequenti incomprensioni tra Philippe e i suoi
colleghi derivanti dall’uso dello Ch’ti, in cui, fra le varie peculiarità, la pronuncia delle “s” diventa “ch”, e il
“toi” e “moi” si trasformano rispettivamente in “ti” e “mi”.
Nonostante l’impresa si presentasse tutt’altro che semplice, bisogna
a ogni modo riconoscere che con “Giù al nord” Dany Boon è riuscito a far
riflettere e, contemporaneamente, a divertire i suoi connazionali, facendoli ridere fino alle lacrime, come dichiarato dal quotidiano francese “Le
Monde”.
Titolo: Giù al nord ( Bienvenue chez les Ch’tis )
Regia: Dany Boon
Interpreti : Kad Merad, Dany Boon, Zoé Felix, Philippe Duquesne, Line Renaud
Nazionalità: Francia
Anno : 2007