Oggi facciamo un salto indietro
nel tempo, e più precisamente nella Francia della fine degli anni settanta, per
parlare di “Potiche – La bella statuina”: la divertente
commedia diretta da François Ozon nel
2010 e interpretata, tra gli altri, da Catherine Deneuve, inimitabile icona del cinema francese.
Francia 1977. Suzanne Michonneau (Catherine Deneuve) è una donna borghese
che il marito, Robert Pujol
(Fabrice Luchini), titolare di una
fabbrica di ombrelli, ha relegato a una monotona vita domestica e al riduttivo ruolo
di “trofeo” da esibire.
L’uomo gestisce la propria azienda
in modo dispotico, fino a quando gli operai, stanchi delle sue continue vessazioni,
non entrano in sciopero e decidono di sequestrarlo.
Maurice Babin (Gérard Depardieu), un deputato comunista con il quale venticinque anni prima
Suzanne aveva avuto una brevissima storia d’amore, nel tentativo di allentare
la tensione nei rapporti con il personale dipendente, le consiglia di prendere
il posto del marito ( che nel frattempo ha avuto un attacco di cuore ) nella
direzione della fabbrica.
Inizialmente titubante, Suzanne decide
di seguire il consiglio di Babin, riuscendo così a risollevare le sorti
dell’azienda e, al tempo stesso, a dimostrare di essere una donna competente, dotata
di capacità di azione e quindi non solamente una “bella statuina”.
In questa sua nuova veste di
imprenditrice è appoggiata dai due figli: Joëlle
(Judith Godrèche) e Laurent (Jérémie Renier), e dal signor Babin che, dopo tanti anni, si sente
nuovamente attratto da Suzanne e ricomincia a corteggiarla.
Quando però il marito, terminato
il periodo di riposo “forzato”, torna in azienda per riassumerne il comando, le
cose per Suzanne iniziano a complicarsi…
Nella lingua francese il termine “potiche” individua un grosso vaso di scarso valore che ha l’unica funzione di arredare.
Con questa divertentissima commedia,
ambientata nella cittadina immaginaria
di Sainte-Gudule, nei pressi di Saint-Amand-les-Eaux ( nella regione del
Nord-Pas de Calais ), ma interamente
girata in Belgio, Ozon è riuscito a riportare sullo schermo, dai tempi de “L’ultimo metro” di François Truffaut, la coppia
Deneuve-Depardieu.
Tratto dalla pièce teatrale del 1983 di Barillet e Grédy, “Potiche” è
essenzialmente una storia di emancipazione femminile in una Francia della fine
degli anni settanta di stampo ancora piuttosto maschilista, nella quale il
personaggio interpretato dalla Deneuve si trasforma inaspettatamente da
semplice “oggetto” decorativo in un’abile manager di successo.
A contendersi la scena con una
Deneuve ancora in splendida forma, ci sono l’impareggiabile Gérard Depardieu (
decisamente “appesantito” dai tempi de “L’ultimo
metro” ) e il bravissimo Fabrice Luchini ( recentemente visto sugli schermi
italiani nella pellicola “Le donne del 6°piano” ) nel ruolo, rispettivamente, del sostenitore e del detrattore dell’operato
di Suzanne Michonneau.
Una menzione particolare spetta inoltre
all’attrice Karin Viard, per la sua
interpretazione di Nadège, la segretaria-amante di Robert Pujol che durante il
film diventa la fedele e attiva collaboratrice di Suzanne.
Grazie all’eccellente fotografia,
all’accuratezza delle scenografie e dei costumi, nonché all’effetto “nostalgia”
provocato dalle canzoni che fanno parte della colonna sonora, François Ozon
riesce con naturalezza a farci rivivere le atmosfere tipiche della fine degli
anni settanta; e già guardando il trailer del film ne potete avere la conferma.
Come di consueto, vi aspetto su questo blog con un’altra cartolina dalla Francia e,
ovviamente, vi auguro buon divertimento con la visione di “Potiche”.
Titolo: Potiche – La bella statuina ( Potiche )
Regia: François OzonInterpreti : Catherine Deneuve, Gérard Depardieu, Fabrice Luchini, Judith Godrèche, Jérémie Renier, Karin Viard
Nazionalità : Francia
Anno : 2010
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