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sabato 9 luglio 2016

“Un’estate in Provenza” di Rose Bosch: l’emozionante racconto di un inevitabile conflitto generazionale.


Alla vigilia della separazione dei loro genitori, Léa ( Chloé Jouannet ), Adrien ( Hugo Dessioux ) e Théo ( Lukas Pelissier ) si trasferiscono da Parigi in Provenza per trascorrere l'estate  a casa dei nonni materni, Irène ( Anna Galiena ) e Paul (  Jean Reno ).
Quest’ultimo è un burbero olivicoltore che, a causa di un violento litigio avuto molti anni prima con la figlia, non ha mai avuto modo di conoscere i suoi nipoti.
Ritrovatisi all’improvviso catapultati nell’isolata campagna provenzale, i tre fratelli incontrano non poche difficoltà nell’adattarsi all’ambiente circostante, ma soprattutto nell’instaurare un rapporto con il loro scorbutico nonno.
Giorno dopo giorno, però, la vicinanza del piccolo Théo, sordomuto dalla nascita, porterà Paul a rivedere gradualmente la sua posizione nei confronti del passato, del presente, e soprattutto del futuro…


Sullo sfondo degli incantevoli paesaggi estivi della Provenza, Rose Bosch ha realizzato un emozionante racconto sull’inevitabile conflitto generazionale tra un nonno e i suoi tre nipoti.
Il personaggio di Paul, al primo impatto non suscita di certo simpatia, ma è solamente con  l’evolversi della vicenda che veniamo a conoscenza dei dolori e delle delusioni di un uomo le cui radici affondano in un passato ormai lontano, e che, purtroppo, finiscono per minare la serenità del suo presente.
Proprio per questo motivo, per lui risulta determinante la vicinanza della moglie Irène, la compagna di una vita con la quale ha condiviso un passato avventuroso, nonché la coltivazione dei suoi amati ulivi, a cui si rivolge come se fossero degli esseri umani.
Léa e Adrien, i due fratelli più grandi, di lui sanno poco e nulla: giusto alcune notizie frammentate, impartite loro dalla madre e cariche dell’astio da lei provato nei confronti del genitore.
Conseguentemente, giungono in Provenza alquanto prevenuti verso di lui; ma è solamente con il passare dei giorni che verranno a conoscenza anche degli altri tasselli mancanti e, per Paul, il loro aiuto sarà determinante per riuscire a lasciarsi definitivamente alle spalle le ombre del passato.
Ancora una volta, Jean Reno si conferma un interprete eccellente, straordinario nel dare vita a un personaggio interessante e complesso, mentre la sempre affascinante Anna Galiena è semplicemente perfetta nel suo ruolo di affettuosa mediatrice dei conflitti familiari.
Ad affiancarli in “Un’estate in Provenza, troviamo poi i giovanissimi Chloé Jouannet ( figlia  dell’attrice Alexandra Lamy ) e Hugo Dessioux ( noto youtuber francese ), ma soprattutto il piccolo Lukas Pelissier che, sordomuto anche nella vita reale, nonostante la sua giovanissima età, ci regala un’interpretazione decisamente toccante.


Titolo: Un’estate in Provenza ( Avis de mistral )
Regia : Rose Bosch
Interpreti: Jean Reno, Anna Galiena, Chloé Jouannet, Hugo Dessioux, Lukas Pelissier
Nazionalità: Francia
Anno: 2014



sabato 28 aprile 2012

“Un’ottima annata” di Ridley Scott: la Provenza e la magia dei suoi vigneti.


Tratto dall’omonimo romanzo di Peter Mayle, "Un'ottima annata" di Ridley Scott è la “cartolina dalla Francia” di oggi, e arriva direttamente dai vigneti della Provenza.
Max Skinner (Russell Crowe) è un cinico broker di Londra, nella cui vita le uniche cose ad avere importanza sono il lavoro e le donne.
Un giorno riceve la notizia della morte dello zio Henry (Albert Finney), con il quale aveva trascorso gran parte della propria infanzia essendo rimasto orfano molto presto di entrambi i genitori.
Poiché non è stato lasciato alcun testamento, Max risulta essere l’unico erede de “Château La Siroque”, la proprietà dello zio in Provenza, con annesso vigneto, dove lo stesso Max ha vissuto quando era bambino.
Abbandona quindi momentaneamente Londra per recarsi nel sud della Francia, con l’obiettivo di vendere la tenuta e tornare prima possibile al proprio lavoro di broker.
Arrivato in Provenza, mentre guida, parlando contemporaneamente al telefono, investe senza rendersene conto una donna, Fanny Chenal (Marion Cotillard), la proprietaria di un bistrot locale.
Il giorno seguente, prima di ripartire per Londra, mentre sta scattando alcune foto della proprietà per il suo agente immobiliare, cade involontariamente nella vecchia vasca, vuota, della villa. Fanny, che per caso si trova a passare da quelle parti, riconosce immediatamente l’auto che l’aveva investita il giorno prima, e per vendicarsi riempie la piscina d’acqua.
L’importante appuntamento che Max aveva a Londra salta, e in conseguenza di ciò viene temporaneamente sospeso dal proprio lavoro; decide quindi di rimanere a trascorrere quel periodo di riposo “forzato” nella tenuta dello zio.
Poco dopo riceve la visita di Christie, una ragazza americana che afferma di essere venuta per vedere Henry: il padre che non ha mai conosciuto...
Vivendo nei luoghi in cui aveva trascorso parte della propria infanzia, Max riscopre a poco a poco i valori che lo zio, molti anni prima, aveva cercato di trasmettergli.
Inoltre, grazie anche all’amore per Fanny, abbandonerà lentamente il suo innato cinismo e inizierà ad apprezzare i piccoli piaceri della vita ai quali fino ad allora non aveva mai prestato la minima attenzione.


Dopo aver visto “Un’ottima annata”, che ancora una volta ci mostra come gli eventi possono inaspettatamente rivoluzionare le nostre esistenze, ho approfittato di una mia vacanza in Provenza per andare a visitare alcune delle locations in cui è stata girata la pellicola.
Desidero innanzitutto precisare che, nel caso in cui voleste recarvi nel luogo esatto in cui si trova la tenuta dello zio di Max, dovreste allora indirizzarvi verso “Château La Canorgue” dalle parti di Bonnieux, “ribattezzato” nel film “Château La Siroque”, dove viene effettivamente prodotto “Le Coin Perdu”, il vino più volte citato durante il film. Sebbene i visitatori non possano accedere alla villa, che si trova in una posizione rialzata rispetto al resto della proprietà, ne ho comunque riconosciuto immediatamente la facciata non appena ho iniziato a camminare tra i lunghi filari del vigneto. 
Se vi trovaste poi a passare dalle parti di Gordes, vi consiglierei allora di fermarvi a bere qualcosa al Café Le Renaissance, sulla piazza del paese, scelto come location per le scene ambientate nel ristorante di Fanny Chenal, e dove inaspettatamente il cinico personaggio interpretato da Russell Crowe si improvvisa cameriere per una sera. Oltre che per il sopra citato café, divenuto famoso negli ultimi anni proprio per aver ospitato le riprese del film di Ridley Scott, Gordes merita a ogni modo di essere visitata per i suggestivi scorci che riesce a regalarci mentre passeggiamo piacevolmente lungo le lastricate vie del borgo.
Infine, se avete particolarmente amato la scena del primo appuntamento tra Max e Fanny, seduti a un tavolo all’aperto, mentre su di un maxi-schermo stanno proiettando una serie di immagini tratte da vecchi film francesi e in sottofondo scorrono le note di “Boum” di Charles Trenet, perché non fare allora una breve sosta anche a Cucuron? E’ qui infatti che troverete la grossa vasca in pietra circondata dai platani che avete visto nella scena sopra menzionata.
Prima ancora di augurarvi un’indimenticabile vacanza tra i magici scenari della Provenza, vorrei come consigliarvi la visione del trailer di “Un’ottima annata”. A presto con la prossima cartolina dalla Francia!






Titolo: Un’ottima annata ( A good year ).
Regia: Ridley Scott
Interpreti : Russell Crowe, Marion Cotillard, Albert Finney
Nazionalità : USA
Anno : 2006



domenica 15 aprile 2012

“Swimming Pool” di François Ozon: un thriller carico di sensualità sotto il sole della Provenza.



Nel 2003 François Ozon, dopo aver diretto l’anno precedente “8 donne e un mistero”, tornò sugli schermi con “Swimming Pool”: un thriller carico di tensione erotica ambientato sotto il sole della Provenza.
Una scrittrice inglese di romanzi polizieschi di successo, Sarah Morton ( Charlotte Rampling ), sta attraversando un periodo di forte crisi di ispirazione. Per questo motivo il suo editore decide di metterle a disposizione la sua casa nel Luberon, nel sud della Francia, affinché possa rilassarsi e allo stesso tempo pensare alla stesura del suo nuovo libro. Sotto il sole della Provenza Sarah riacquista subito l’ispirazione, e comincia a scrivere il suo nuovo romanzo. Poco dopo, però, la sua quiete viene turbata dall'arrivo di Julie ( Ludivine Sagnier ), la giovane figlia del suo editore, che con i suoi atteggiamenti disinibiti turba immediatamente l’alquanto rigido  stile di vita di Sarah. A seguito della loro convivenza all’interno della villa, la scrittrice inglese inizia però a spiare i movimenti della ragazza, traendone ispirazione per il romanzo che sta scrivendo. Con il passare dei giorni poi, il rapporto tra le due donne diventa sempre più intimo, soprattutto quando, proprio intorno alla piscina da cui prende spunto il titolo del film, viene ( forse ) commesso un omicidio…




L’azione inizia in una grigia e piovosa Londra, per poi spostarsi poco dopo nel decisamente più solare Luberon nel sud della Francia: un “vero piccolo paradiso”, come viene definito dalla stessa Sarah subito dopo aver preso possesso della villa; ed è proprio quella villa, ed ovviamente la sua piscina, a rappresentare il luogo focale del film, attorno al quale si sviluppa tutta la storia.
Le riprese, però, non sono avvenute unicamente all’interno della proprietà dell’editore di Sarah; François Ozon, infatti, durante la narrazione del film riesce a regalarci anche alcuni incantevoli scorci del Luberon. Ci ritroviamo così a passeggiare insieme alla protagonista lungo le strette strade lastricate, delimitate ai lati da vecchie case in pietra, tipiche dei villaggi provenzali; oppure a riposarci insieme a lei, riscaldata da un tiepido sole, mentre se ne sta pigramente seduta al tavolo di un ristorante all’aperto.
Chi medita da tempo di visitare questi luoghi, dopo aver visto, o rivisto, “Swimming Pool” avrà sicuramente un motivo in più per farlo, in quanto a mio avviso questa pellicola riesce a trasmettere in modo sufficientemente realistico le atmosfere e i colori caratteristici della Provenza, e con essi la voglia di conoscere in modo più approfondito questa regione del sud della Francia, incantevole in ogni stagione dell’anno.
Una particolare menzione spetta ovviamente agli interni e agli esterni della villa,  che grazie alle minuziose inquadrature del regista lo spettatore impara lentamente a conoscere come se ne fosse lui stesso un inquilino, e che costituiscono lo sfondo perfetto per le atmosfere torbide e sensuali di questo thriller. 



Titolo: Swimming Pool ( Swimming Pool ).
Regia: François Ozon
Interpreti : Charlotte Rampling, Ludivine Sagnier, Charles Dance
Nazionalità : Francia
Anno : 2003