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sabato 16 giugno 2012

“French kiss” di Lawrence Kasdan: all’inseguimento dell'amore perduto.


Il film che vi propongo con la cartolina di oggi è “French kiss", diretto nel 1995 da Lawrence Kasdan, e interpreto da Meg Ryan e dal bravissimo Kevin Kline. E’ una commedia romantica, la cui visione consiglio a tutti coloro che desiderino trascorrere una piacevole serata,  percorrendo in assoluto relax la Francia, da Parigi a Cannes.
Kate (Meg Ryan) è un’ex-americana, in attesa di ottenere la cittadinanza canadese e in procinto di sposarsi con Charlie (Timothy Hutton). Quando quest’ultimo si reca a Parigi per motivi di lavoro, incontra Juliette: una bellissima ragazza francese di cui si innamora. Con una semplice telefonata comunica quindi a Kate la sua intenzione di non  tornare più in Canada e, soprattutto, di voler rompere il proprio fidanzamento con lei. Kate, disperata ma al tempo stesso determinata a riconquistare l’amore di Charlie, decide di partire per Parigi, nonostante la sua paura degli aerei.
Durante il volo incontra Luc (Kevin Kline), un ladro professionista che sta cercando di trafugare dal Canada una piantina di vite e una  collana di diamanti, e che, con il ricavato dalla vendita di quest’ultima, intende acquistare un terreno da destinare a vigneto. Arrivati all’aeroporto di Parigi, Luc nasconde la refurtiva nella borsa di Kate, così da evitare di essere fermato dagli agenti della dogana. Si offre inoltre di accompagnarla lui stesso all’albergo dove alloggia Charlie; però, mentre lui viene momentaneamente trattenuto dall’Ispettore Cardon (Jean Reno), una sua “vecchia” conoscenza, Kate si allontana dall’aeroporto in taxi. Giunta all'Hotel George V, dopo aver visto Charlie baciare la sua nuova fidanzata, Kate cade a terra priva di sensi e, subito dopo, viene derubata della borsa, che contiene anche la refurtiva di Luc. Quest’ultimo nel frattempo l’ha raggiunta in albergo, e fingendo di volerla aiutare, l’accompagna direttamente a casa del ladro, che Luc conosce molto bene. Il contenuto della borsa, però, è già stato tutto rivenduto, ad eccezione della collana, che Kate ha trattenuto all’insaputa di Luc. Quando lui riesce nuovamente a rintracciarla alla stazione, Kate è in partenza per Cannes, dove Charlie si è recato per conoscere i suoi futuri suoceri, e Luc ovviamente la segue. Durante una sosta “forzata” a La Ravelle, Luc parla a Kate del suo passato, dei suoi contrasti con il fratello, e la porta a conoscere la propria famiglia. Adesso che il rapporto tra i due è più disteso, prima di ripartire per Cannes, Kate decide di tranquillizzare Luc, facendogli vedere la collana. Arrivati lì, lui l’aiuta a incontrare Charlie, ma oramai è troppo tardi…



Con “French kiss”, Meg Ryan torna a interpretare il ruolo, a lei in assoluto più congeniale, della “fidanzatina d’America”, nel quale l’abbiamo già apprezzata in pellicole come “Harry ti presento Sally” o “Insonnia d’amore”; mentre Kevin Kline, nel divertente ruolo del ladro-gentiluomo francese, dà un’ulteriore prova della sua incredibile bravura.
In questo film gli ingredienti per divertire e far sognare il pubblico, soprattutto quello femminile, ci sono tutti. L’idea della ragazza americana che, per cercare di riconquistare l’amore del suo fidanzato, si precipita in Europa, riuscendo perfino a superare la sua fobia per gli aerei, indubbiamente funziona; come del resto funziona la scelta del regista di ambientare la storia in Francia; in particolar modo a Parigi.
Seguendo Kate e Luc durante i loro innumerevoli battibecchi, ci ritroviamo a camminare in alcuni dei più suggestivi vicoli della Ville Lumière, mentre, di tanto in tanto, la Tour Eiffel appare sullo sfondo, confermandosi ancora una volta inequivocabile simbolo della capitale francese.
L’azione si sposta poi verso il sud della Francia, più precisamente nella regione dell’Auvergne , nel momento in cui Kate e Luc scendono alla stazione di La Ravelle, nei pressi di Paulhaguet, dove lei viene a conoscenza della storia personale di Luc.
La scena della colluttazione tra Luc e suo fratello è stata invece girata a Valbonne: un piccolo villaggio situato a nord di Cannes; e parlando di Cannes, l’Hotel Carlton, con la sua elegante spiaggia, è una delle locations scelte per le riprese delle scene ambientate proprio lì.  
French kiss” è anche un’ottima occasione per riascoltare alcuni dei più bei classici della canzone francese, come “Verlaine” di Charles Trenet ( che sentiamo in sottofondo nella scena in cui Kate balla con Luc ) o “La mer”, dello stesso Trenet, interpretata da Kevin Kline durante i titoli di coda.
QUI  di seguito trovate il trailer del film, giusto per iniziare ad assaporarne le atmosfere. Vi auguro, come al solito, una buona visione e vi aspetto su questo blog con la prossima cartolina dalla Francia.



Titolo: French kiss ( French kiss )
Regia: Lawrence Kasdan
Interpreti : Meg Ryan, Kevin Kline, Jean Reno, Timothy Hutton, François Cluzet
Nazionalità : USA
Anno : 1995



domenica 11 marzo 2012

“Baci rubati”: l'indimenticabile pellicola di François Truffaut.



Vorrei dedicare il primo post di questo blog, ovvero la prima delle “Cartoline dalla Francia”, a “Baci rubati”: la commedia sentimentale di François Truffaut del 1968 che ho avuto occasione di vedere, e apprezzare, per la prima volta purtroppo solo di recente.
In questo film il regista, uno dei più importanti esponenti della Nouvelle Vague francese, dopo I 400 colpi e L’amore a vent’anni porta nuovamente sullo schermo il personaggio di Antoine Doinel, interpretato da Jean-Pierre Léaud, suo attore feticcio.
Riformato dal servizio militare per instabilità di carattere, Antoine torna dall’ex fidanzata Christine, nel tentativo di riallacciare, ma senza successo, i rapporti con lei.
Nel frattempo trova lavoro come portiere di notte in un albergo di Montmartre, ma viene subito licenziato per aver involontariamente aiutato un detective privato a cogliere in flagrante un'adultera. Viene quindi successivamente assunto dalla stessa agenzia investigativa, ma anche in questo caso dimostrerà ben presto di non essere all’altezza degli incarichi che gli vengono assegnati, arrivando perfino ad innamorarsi della moglie di un cliente.
Nella sua ricerca di una stabilità economica, passando rapidamente da un impiego ad un altro, e sentimentale, spaziando dall’amore mercenario a quello per una donna matura dell’alta borghesia, alla fine Antoine riuscirà comunque ad assicurarsi l’affetto della sua ex fidanzata, e a raggiungere, apparentemente, una più completa maturità interiore.



Oltre che per le tematiche trattate dal regista, a mio avviso ciò che rende questa pellicola particolarmente affascinante è il fatto di esser stata girata a Parigi proprio durante i giorni della contestazione studentesca del 1968, appartenendo quindi a un’epoca così densa di cambiamenti per la Francia e non solo.
Tra una gag di Antoine Doinel e l’altra, François Trauffaut ci accompagna con la sua macchina da presa lungo le strade e i giardini di una Parigi da favola, oppure, anche semplicemente spalancando la finestra di una camera da letto, ci regala incantevoli viste della città, fra cui mi è rimasta particolarmente impressa quella della basilica del Sacro Cuore a Montmartre.
Ritengo inoltre che una menzione particolare vada a Que reste-t-il des nos amours?, brano del 1942 scritto e interpretato da Charles Trenet, nonché indimenticabile colonna sonora del film, che con la sua struggente melodia riesce bene a sottolineare le tematiche della pellicola, e contribuisce a renderla indubbiamente una delle migliori di Truffaut.



Titolo: Baci rubati ( Baisers volés ).
Regia: François Truffaut
Interpreti: Jean-Pierre Léaud, Claude Jade, Delphine Seyrig, Michael Lonsdale, Daniel Ceccaldi
Nazionalità: Francia
Anno: 1968