Louis Mahé (Jean-Paul Belmondo) è il proprietario
di una piantagione di tabacco sull’isola della Réunion; benestante e ancora
scapolo, intrattiene un rapporto di corrispondenza con una donna francese di
nome Julie.
Quando poi l’uomo decide di
invitarla a raggiungerlo sull’isola, gli si presenta però una persona completamente
diversa (Catherine Deneuve) da quella che lui aveva visto in fotografia.
Colpito dall’incredibile bellezza
della donna, Louis crede alla sua bizzarra giustificazione, e l’accoglie comunque
nella sua proprietà.
Dopo il matrimonio, i due sembrano
condurre una felice vita insieme, sebbene alcuni strani atteggiamenti di Julie
lascino Louis alquanto perplesso.
Follemente innamorato di lei,
decide comunque di consentirle l’accesso illimitato ai propri conti bancari; la
donna però, poco dopo, scompare dall’isola con tutti i soldi di Louis.
Scoperto quindi che in realtà sua moglie è una truffatrice, e, soprattutto, che ha assunto l’identità di un'altra persona, Louis si metterà subito sulle sue tracce per vendicarsi, ma le cose non si
riveleranno così semplici per lui…
Tratta dal romanzo di William
Irish, edito in Italia con il titolo “Vertigine senza fine”, questa ennesima
pellicola di François Truffaut riscosse uno scarso successo sia di critica sia
di pubblico all’epoca della sua uscita nelle sale.
Fortunatamente di diverso parere
è invece il popolo dei cinefili, che considera “La mia droga si chiama Julie” un
vero e proprio capolavoro; il grande maestro francese, infatti, è riuscito mirabilmente
a miscelare il thriller con il mélo,
senza lesinare una buona dose di humor nero.
In effetti, le intriganti atmosfere
hitchcockiane che caratterizzano la prima parte del film, lasciano poi spazio
ad uno sviluppo della storia decisamente più melodrammatico.
Catherine Deneuve è semplicemente
straordinaria nel suo ruolo di affascinante dark
lady con un doloroso passato alle spalle; mentre un altrettanto
straordinario Jean-Paul Belmondo, all’epoca, spiazzò completamente il pubblico
dei suoi affezionati fan, non abituati a vederlo recitare nei panni di un uomo
solo in apparenza forte, perdutamente innamorato di una donna, e, soprattutto, soggiogato
dal suo fascino.
Sebbene durante la visione della
pellicola appaia evidente che le azioni di Louis e Julie/Marion sono mosse da
motivazioni diametralmente opposte, è però nel romantico finale immerso nella
neve, che i due sembrano aver finalmente trovato uno stabile punto di contatto;
ma, almeno questa volta, sarà stata sincera lei?
Titolo: La mia droga di chiama Julie ( La sirène du Mississipi )
Regia: François Truffaut
Interpreti: Catherine Deneuve, Jean-Paul Belmondo, Michel Bouquet
Nazionalità: Francia
Anno: 1969
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