Nella Hollywood degli anni venti,
George Valentin (Jean Dujardin) è una grande star del cinema muto, osannato sia dal
pubblico che dalla critica.
In occasione della presentazione di
una delle sue pellicole, l’attore viene fotografato insieme a Peppy Miller (Bérénice Bejo), una sua giovane ammiratrice, nonché aspirante attrice, che il giorno seguente George rivede sul set di un film, in cui è stata
ingaggiata come comparsa.
Tra i due si sviluppa immediatamente un’ottima intesa.
Tra i due si sviluppa immediatamente un’ottima intesa.
Per la giovane donna questo incontro
segna l’inizio di una lunga e fortunata carriera nel mondo del cinema, mentre George
Valentin a poco a poco viene abbandonato da tutti, finendo sul lastrico soprattutto dopo l’avvento del sonoro.
Alcuni anni dopo l’attrice, che non
ha mai dimenticato George, decide di offrirgli il suo aiuto, ma l’uomo, per una
questione di orgoglio, lo rifiuta; anzi, sempre più disperato, tenta il
suicidio.
Peppy, però, non solo riuscirà a
salvargli la vita, ma gli permetterà addirittura di tornare alla ribalta, facendolo
recitare accanto a lei in un musical…
In un’epoca in cui le pellicole in 3D imperversano nei multiplex di tutto il
mondo, decidendo di portare sul grande schermo un film in bianco e nero, e per
di più muto, Michel Hazanavicius ha indubbiamente dimostrato tutta la sua
genialità, nonché la sua elevata predisposizione al rischio.
L’idea di questo ambizioso e
decisamente originale progetto cinematografico, è stata comunque premiata fin dalla presentazione di “The artist” al
Festival di Cannes del 2011, in occasione del quale Jean Dujardin si è addirittura
aggiudicato la Palma d’oro per la migliore interpretazione maschile.
Cannes, però, è stata solamente
la prima tappa di un incredibile e fortunato viaggio che, in poco meno di un
anno, ha permesso a questa pellicola di fare una vera e propria incetta di
premi, tra cui ben cinque statuette agli Oscar 2012.
“The artist”, che tra l’altro risulta
essere il film francese più premiato di tutti i tempi, è essenzialmente un
omaggio al cinema degli anni venti, di cui il regista è riuscito a far
rivivere le magiche atmosfere, curando nei minimi dettagli la realizzazione
tecnica della pellicola.
Durante la sua visione, non
possiamo fare a meno di riconoscere come le dinamiche dell’attuale industria
cinematografica non siano poi così dissimili da quelle che all’epoca muovevano Hollywood,
da sempre considerata non solo una fabbrica di sogni ma anche, purtroppo, di
delusioni.
“The artist” segue per l’appunto
la parabola discendente di un attore di successo, la cui popolarità viene a
poco a poco eclissata dall’avvento del sonoro. Nonostante la disperazione in
cui lo vediamo lentamente sprofondare, la pellicola si conclude con un
importante messaggio di solidarietà e, soprattutto, di speranza.
Affiancato da una frizzante
Bérénice Bejo, Jean Dujardin è semplicemente strepitoso nel ruolo di George
Valentin. La sua espressività è, in effetti, decisamente fuori dal comune; per
non parlare poi della sua incredibile bravura nel numero di tip-tap che chiude magnificante
il film.
Titolo: The artist ( The artist )
Regia: Michel Hazanavicius
Interpreti: Jean Dujardin,
Bérénice Bejo, John Goodman, James Cromwell
Nazionalità: Francia
Anno: 2011
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