lunedì 19 ottobre 2015

“Nathalie…” di Anne Fontaine: il singolare rapporto tra due donne, in cui la rivalità si mescola morbosamente con la complicità.


Catherine ( Fanny Ardant ) e Bernard ( Gérard Depardieu ) sono una coppia borghese di mezz’età, la cui vita all’apparenza scorre tranquilla tra il lavoro e la famiglia.
Un giorno, per caso, Catherine scopre che Bernard l’ha tradita con un’altra donna; rimastane sconvolta, decide di metterlo alla prova controllandone i movimenti.
Per farlo, assolda quindi la conturbante Marlène ( Emmanuelle Béart ) - una spogliarellista - affinché, sotto il falso nome di Nathalie, tenti di sedurre suo marito, e le riferisca poi ogni suo comportamento.
Con il passare del tempo tra le due donne si sviluppa uno singolare rapporto, in cui la rivalità si mescola morbosamente con la complicità; questo fino al momento in cui, inaspettatamente, non accade qualcosa che permetterà a Catherine di riconciliarsi con Bernard…  


Il veterano Gérard Dépardieu e la sempre meravigliosa Fanny Ardant  ( ancora una volta insieme dopo la loro indimenticabile partecipazione ne La signora della porta accanto di François Truffaut ) formano insieme alla bellissima e bravissima Emmanuelle Béart lo straordinario cast di interpreti di cui si è avvalsa Anne Fontaine per “Nathalie…”.
Sebbene al centro della vicenda troviamo un particolare ménage à trois, la regista ha preferito concentrarsi sulle dinamiche del tutto imprevedibili che si sviluppano tra le due donne, interpretate da due attrici appartenenti a due diverse ( e fantastiche ) generazioni del cinema francese.
Catherine, in effetti, appare affascinata e al tempo stesso disgustata dalle azioni di Marlène / Nathalie; e, nonostante venga puntualmente informata da quest’ultima dei singoli comportamenti del marito ( con una dovizia di particolari che lascia poco o nulla all’immaginazione ), sembra più che mai determinata a perseguire nel suo intento di controllarne la vita sessuale fuori dalle mura domestiche.
Il registro narrativo di “Nathalie…” si contraddistingue per un alone di mistero quasi impalpabile che riesce come ad ipnotizzare lo spettatore durante la visione, accompagnandolo fino ad un inaspettato e spiazzante colpo di scena finale, a ulteriore dimostrazione che molto spesso le apparenze ingannano.


Titolo: Nathalie… ( Nathalie… )
Regia: Anne Fontaine
Interpreti: Gérard Depardieu, Fanny Ardant, Emmanuelle Béart
Nazionalità: Francia
Anno: 2003



lunedì 28 settembre 2015

“Le vacanze del piccolo Nicolas” di Laurent Tirard: uno sguardo nostalgico sugli anni ormai lontani della nostra infanzia.


Francia anni 60. La scuola è finita, e il piccolo Nicolas ( Mathéo Boisselier ) può finalmente partire insieme ai suoi genitori ( Kad Merad e Valérie Lemercier ), e alla nonna materna ( Dominique Lavanant ), per un meritato periodo di vacanza al mare.
Giunto sul posto, riesce rapidamente a fare amicizia con gli altri bambini che incontra sulla spiaggia e, in particolar modo, con Isabelle, figlia di un ex-compagno di scuola di suo padre.
Sebbene Nicolas abbia già una “fidanzatina” a Parigi, la bionda e boccolosa Maria Edvige, ben presto, però, si  invaghisce della graziosa Isabelle.
Per lui e i suoi nuovi amici, questo segnerà l’inizio di tutta una serie di divertenti peripezie e di interminabili equivoci, che inevitabilmente finirà per coinvolgere anche il mondo degli adulti…


Dopo l’incredibile successo de “Il piccolo Nicolas e i suoi genitori” – campione di incassi in Francia della stagione 2009 - Laurent Tirard porta nuovamente sullo schermo il celeberrimo personaggio nato dalla creatività dell’accoppiata René Goscinny-Jean-Jacques Sempé.
Questa volta il simpatico ragazzino dal gilet rosso abbandona momentaneamente i suoi amati compagni di scuola per trasferirsi insieme alla sua famiglia in una località di villeggiatura situata sulla costa francese; e anche qui, grazie alla sua fervida immaginazione e alla sua incredibile vivacità, non potrà fare a meno di ritrovarsi coinvolto in nuove e spassose avventure.
Diversamente da quanto era accaduto con la precedente pellicola, ne “Le vacanze del piccolo Nicolas” il regista non si è limitato alla narrazione degli eventi secondo il punto di vista dei bambini, bensì ha esteso il suo raggio di azione a ciò che accade anche nella mente degli adulti; e in particolare modo della mamma e del papà di Nicolas, interpretati ancora una volta dai divertentissimi Valérie Lemercier e Kad Merad.
Nei panni di un produttore cinematografico italiano, più che mai determinato a sedurre la mamma del piccolo Nicolas, ritroviamo poi il “nostro” grande Luca Zingaretti.
Una menzione speciale spetta infine alla colorata fotografia in stile vintage che  caratterizza l’opera di Tirard, e che, insieme ad un’azzeccata colonna sonora, anche questa volta è riuscita a ricreare alla perfezione le atmosfere di una Francia d’antan, suscitando al tempo stesso nello spettatore una profonda nostalgia per gli ormai lontani anni della sua infanzia.


Titolo: Le vacanze del piccolo Nicolas ( Les vacances du petit Nicolas )
Regia: Laurent Tirard
Interpreti: Valérie Lemercier, Kad Merad, Dominique Lavanant, Luca Zingaretti, Mathéo Boisselier
Nazionalità: Francia
Anno: 2014




lunedì 14 settembre 2015

“Love is in the air” di Alexandre Castagnetti: le inevitabili turbolenze dell’amore.


La romantica Julie ( Ludivine Sagnier ) è una giovane donna che sta tentando di affermarsi come scultrice nel mondo dell’arte.
Antoine ( Nicolas Bedos ), di professione avvocato, è invece un seduttore incallito, le cui relazioni sentimentali solitamente non durano più di un paio di settimane.
Caratterialmente così agli antipodi tra loro, in passato i due hanno avuto una tormentata storia d’amore, conclusasi poi per volere di Julie, costantemente insicura della fedeltà di Antoine.
Dopo aver trascorso un periodo di tempo a New York, entrambi stanno ora rientrando a Parigi e, per uno strano scherzo del destino, si ritrovano a viaggiare sullo stesso aereo seduti l’uno accanto all’altra.
Mentre Julie, che sta per sposarsi con un uomo con il quale sembra aver finalmente trovato la tranquillità, tenta con ogni mezzo di evitare Antoine, quest’ultimo approfitta invece di quell’incontro del tutto inaspettato per cercare di chiarire lo sfortunato equivoco che, tre anni prima, aveva portato alla loro definitiva rottura.
Saranno sufficienti sei lunghe ore di volo per dimostrarle i suoi veri sentimenti e, soprattutto, per riuscire a riconquistarla?


Alexandre Castagnetti - attore, regista e sceneggiatore di origine italiana – porta sullo schermo una divertente commedia incentrata sulle inevitabili turbolenze dell’amore, che si contraddistingue per la particolarità del suo registro narrativo.
In effetti, grazie ad una serie di lunghi flashback, che si alternano sapientemente agli spassosi battibecchi tra i due ex, mentre si trovano nella business class di un aereo che da New York li sta riconducendo nella “loro” Parigi, lo spettatore a poco a poco viene a conoscenza di tutti i dettagli della loro travagliata relazione sentimentale, alla quale ha fatto da sfondo una Ville Lumière decisamente patinata, con i suoi eleganti ristoranti, le sue sofisticate gallerie d’arte e, ovviamente, la sua insostituibile Tour Eiffel.
Le vivaci interpretazioni di Ludivine Sagnier e di Nicolas Bedos, insieme all’effervescenza dei loro dialoghi, fanno di “Love is in the air” una gradevolissima pellicola di produzione francese, ma che per tipicità di struttura e situazioni strizza inconfondibilmente l’occhio alle commedie sentimentali americane degli anni novanta.


Titolo: Love is in the air ( Amour & turbulences )
Regia: Alexandre Castagnetti
Interpreti: Ludivine Sagnier, Nicolas Bedos, Jonathan Cohen, Brigitte Catillon
Nazionalità: Francia
Anno: 2013





lunedì 31 agosto 2015

“La signora della porta accanto” di François Truffaut: una passionale e travolgente storia di amour fou.


La vita di Bernard ( Gérard Depardieu ) scorre tranquilla nella periferia di Grenoble, dove vive insieme alla moglie Arlette ( Michèle Baumgartner ) e al figlio Thomas.
Un giorno, nella casa di fronte alla loro si trasferisce una coppia di coniugi: il maturo Philippe ( Henri Garcin ) e la bella Mathilde ( Fanny Ardant ).
In tutto questo non ci sarebbe nulla di strano, se non fosse che Bernard e Mathilde otto anni prima avevano avuto una turbolenta storia d’amore, conclusasi per entrambi tutt’altro che felicemente.
Di fronte ai loro rispettivi coniugi, i due fanno ovviamente finta di non conoscersi; però, Mathilde, nel disperato tentativo di riallacciare la  loro relazione, non perde occasione per avvicinare Bernard; da parte sua quest’ultimo, sebbene cerchi con ogni scusa di tenersi lontano da lei, finisce nuovamente, e inevitabilmente, per rimanere soggiogato dal fascino della donna.
I due iniziano così ad incontrarsi in segreto in un albergo di Grenoble; ben presto, però, la loro storia diviene di dominio pubblico.
A quel punto, mentre Bernard, nel tentativo di salvare in extremis il suo matrimonio, decide di interrompere immediatamente la sua relazione con Mathilde, quest’ultima va invece incontro a un forte esaurimento nervoso; per lei, sarà l’inizio di una lenta ed inesorabile discesa agli inferi, il cui epilogo si rivelerà per entrambi alquanto tragico…


Penultima pellicola della sua fortunata carriera cinematografica, con “La signora della porta accanto” il regista francese ci presenta una passionale e travolgente storia di amour fou, magistralmente interpretata dalla coppia Ardant - Dépardieu.
I due attori francesi si rivelano infatti perfettamente calati nella parte degli “amanti maledetti”, al centro di una relazione che si dipana in un continuo susseguirsi di allontanamenti e riavvicinamenti e che, per questo motivo, impedisce ad entrambi di vivere serenamente il loro amore.
I due, infatti, sembrano non raggiungere mai un punto fermo nella loro relazione, e anche quando, loro malgrado, finalmente ci riescono, il loro triste destino sarà per sempre “né con te, né senza di te”, giusto per citare le strazianti parole della signora Odile: uno dei tanti personaggi che nella vicenda ruotano intorno a Mathilde e Bernard, e a cui François Truffaut assegna anche l’importante ruolo di voce fuori campo nella narrazione della loro travagliata storia d’amore.


Titolo: La signora della porta accanto ( La femme d’à côté )
Regia: François Truffaut
Interpreti: Gérard Depardieu, Fanny Ardant, Henri Garcin, Véronique Silver
Nazionalità: Francia
Anno: 1981





mercoledì 12 agosto 2015

“E’ arrivato nostro figlio” di Valérie Lemercier: un’amara riflessione sul desiderio di diventare genitori a tutti i costi.


Apparentemente, l’esistenza di Aleksandra ( Valérie Lemercier ), intransigente capo redattrice di una rivista di moda, sembra essere praticamente perfetta.
Ha infatti un ottimo lavoro, un marito - Cyrille ( Gilles Lellouche ) - proprietario di una galleria d’arte, un bell’appartamento a Parigi, e… perfino un amante!
In realtà, la mancanza di un figlio le impedisce   di poter affermare di avere avuto veramente tutto dalla vita; per questo motivo, i due coniugi decidono di avviare le pratiche per l’adozione internazionale di un bambino.
Grazie anche alle loro non indifferenti disponibilità economiche, la richiesta di Aleksandra e Cyrille viene approvata in tempi relativamente brevi, e così, dopo poco tempo, i due si preparano ad accogliere nella loro casa Aleksei: un bambino di sette anni proveniente dalla Russia.
All’aeroporto, però, l’incontro con il piccolo si rivela una grande delusione per la donna; e questo sarà per lei solo l’inizio di una serie di tragicomiche peripezie che ben presto la porteranno a rimettere seriamente in discussione il suo desiderio di diventare mamma…


Interprete di grande talento, molto apprezzata in Francia, con “E’ arrivato nostro figlio” Valérie Lemercier si cimenta per la quarta volta dietro la macchina da presa, dirigendo se stessa in una gradevole commedia dai chiari risvolti sociali.
Prendendo infatti spunto dalla storia realmente accaduta di una donna americana che, dopo aver ricevuto in adozione un minore proveniente dall’estero, lo ha poi rimandato nel suo paese con una semplice lettera di scuse, l’attrice nonché regista  francese sviluppa, anche se in tono ironico, un’amara riflessione sul desiderio di diventare genitori a tutti i costi.
Fin da subito, infatti, appare evidente che la frivola Aleksandra, la cui esistenza è votata esclusivamente all’immagine, tratta il piccolo Aleksei alla stessa stregua di un “mero accessorio”, da scegliere semplicemente sulla base del colore dei capelli, senza minimamente preoccuparsi delle sue difficoltà di inserimento in un contesto sociale diverso da quello da cui proviene.
Fortunatamente, “E’ arrivato nostro figlio” ha però un epilogo decisamente più felice rispetto a quanto è accaduto nella realtà e, al tempo stesso, richiama l’attenzione dello spettatore sull’importanza della famiglia come istituzione basilare nel processo educativo di ogni bambino.
Ad affiancare Valérie Lemercier troviamo il bravo Gilles Lellouche, il cui personaggio, sebbene fin dalle prime scene ci appaia relegato ad un ruolo di subalterno dall’ingombrante presenza della moglie, con lo sviluppo della vicenda riesce invece a brillare in tutta la sua forza e simpatia.  


Titolo: E’ arrivato nostro figlio ( 100% cachemire )
Regia: Valérie Lemercier
Interpreti: Valérie Lemercier, Gilles Lellouche, Marina Foïs
Nazionalità: Francia
Anno: 2013