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domenica 25 ottobre 2020

“IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE” di Alexandre de la Patellière e Matthieu Delaporte: un invito a guardare al futuro con ritrovata serenità, anche successivamente alla scomparsa delle persone a noi più care.

 

Foto: Cinoche


Sebbene Arthur ( Fabrice Luchini ) e César ( Patrick Bruel ) siano caratterialmente agli antipodi, coltivano il loro rapporto di amicizia fin dai tempi in cui frequentavano lo stesso collegio. 
Mentre il primo, docente universitario alla facoltà di biologia, separato ma ancora innamorato della moglie e con una figlia adolescente, si è sempre dimostrato molto ligio ai propri doveri e alle convenzioni, il secondo sembra invece che viva in uno stato di perenne adolescenza.
A seguito del nefasto esito di un esame diagnostico a cui César si è dovuto sottoporre, e di cui solamente Arthur è venuto a conoscenza, quest’ultimo, mentre tenta di comunicare all’amico che purtroppo non gli restano ancora molti mesi di vita, gli fa invece credere involontariamente di essere lui la persona gravemente malata. 
Da quel momento in poi il loro rapporto di amicizia diventa ancora più forte, con la conseguenza che ognuno di essi si impegnerà per rendere il più gradevole possibile all’altro il tempo che gli rimane ancora da vivere…


Il meglio deve ancora venire è una divertente e al tempo stesso toccante storia di amicizia maschile, ma soprattutto un invito a guardare al futuro con ritrovata serenità anche successivamente alla scomparsa delle persone a noi più care. 
Alexandre de la Patellière e Matthieu Delaporte, che il pubblico italiano ha già avuto modo di apprezzare con il pluripremiato “Cena tra amici”, ci invitano tra una gag e l’altra a una profonda riflessione sul valore delle nostre esistenze, finendo così per ricordarci come tutto possa cambiare, e per giunta inaspettatamente, da un momento all’altro. 
Estremamente azzeccata, la scelta di affidare a Fabrice Luchini e Patrick Bruel ( due attori tanto talentuosi quanto dissimili tra loro ) l’interpretazione rispettivamente di Arthur e César: due uomini che, pur avendo effettuato percorsi di vita differenti, non hanno mai smesso di volersi veramente bene, nell’immutata speranza che, dopotutto, il meglio debba ancora venire. 




Titolo: Il meglio deve ancora venire ( Le meuilleur reste à venir ) 

Regia: Alexandre de la Patellière e Matthieu Delaporte
Interpreti: Fabrice Luchini, Patrick Bruel, Zineb Triki, Pascale Arbillot, Marie Narbonne
Nazionalità: Francia
Anno: 2019
Uscita nella sale italiane: 17 settembre 2020 

domenica 5 aprile 2020

“LOVE, SEX AND THERAPY” di Tonie Marshall: una divertente e variopinta carrellata di alcune delle più comuni manie legate al sesso.


Foto: Allociné

Lambert ( Patrick Bruel ) è un ex pilota di aerei che ha perduto il lavoro a causa della sua dipendenza dal sesso.
Per questo motivo, nel tentativo di ricostruirsi una vita, segue oramai da tempo una terapia di gruppo, esercitando egli stesso la professione di terapeuta per coppie in crisi.
Judith ( Sophie Marceau ) è una donna affascinante e vivace e, a differenza di Lambert, vive felicemente la sua sessodipendenza, sebbene ciò continui a crearle seri problemi sul lavoro, nonostante le sue indiscutibili capacità professionali.
Rientrata a Parigi dopo l’ennesimo licenziamento, e alla ricerca di un nuovo impiego, la donna si propone come assistente del tormentato Lambert, il quale, dopo una comprensibile esitazione iniziale dovuta all’avvenenza fisica della donna, decide di assumerla.
Tra i due si sviluppa subito un’irrefrenabile attrazione fisica, ma mentre Judith le tenta  tutte pur di riuscire a sedurre il suo datore di lavoro, quest’ultimo, più che mai determinato a superare la sua dipendenza, cerca di resistere strenuamente alle sempre più frequenti avances della sua collaboratrice…


Foto: Allociné

Love, sex and therapy” è una variopinta carrellata di alcune delle manie, più o meno comuni, legate al sesso; e così, tra una seduta e l’altra, nel corso delle quali si impegnano a risolvere le più disperate problematiche dei loro pazienti, i due singolari terapeuti cercano disperatamente di raggiungere loro stessi quel punto di equilibrio da cui far ripartire, insieme, la loro vita.
Grazie allo loro indiscutibile professionalità e simpatia, Sophie Marceau e Patrick Bruel affrontano con garbo il quanto mai eterno dilemma sesso-amore; merito anche di dialoghi decisamente frizzanti che divertono e intrigano, senza però mai scadere nell’eccessiva volgarità.
Ad affiancarli in questa esilarante    commedia di Tonie  Marshall, troviamo anche un’indimenticabile icona della musica e del cinema francese: la sempre affascinante Sylvie  Vartan, qui nel ruolo dell’esuberante madre di Lambert.


Foto: Allociné

Titolo: Love, sex and therapy ( Tu veux ou tu veux pas )
Regia: Tonie Marshall
Interpreti: Sophie Marceau, Patrick Bruel, Philippe Lellouche, Sylvie Vartan, André Wilms
Nazionalità: Francia, Belgio
Anno: 2014

In vendita su: Amazon

sabato 7 marzo 2020

“ANGE & GABRIELLE – AMORE A SORPRESA” di Anne Giafferi: una dolceamara riflessione su come l’inesorabile scorrere del tempo finisce inevitabilmente per modificare la prospettiva che ognuno di noi ha del presente ma soprattutto del futuro.


Foto: Allocine


Gabrielle ( Isabelle Carré ) è una madre single decisamente affettuosa, la cui esistenza apparentemente tranquilla si divide tra le ore trascorse al lavoro in farmacia, e il tempo passato a occuparsi della figlia adolescente Claire ( Alice de Lencquesaing ).
Ange ( Patrick Bruel ), invece, è un donnaiolo impenitente che non ha mai pensato seriamente di crearsi una famiglia.
Architetto di successo, un giorno la sua vita  viene improvvisamente stravolta da Gabrielle, la quale si presenta a lui per la prima volta dicendogli che Claire è incinta di suo figlio Simon ( Thomas Solivérès ), e poiché  quest’ultimo ha dichiarato fin da subito di non volerne sapere nulla della gravidanza, la donna chiede quindi ad Ange di parlare con lui affinché lo convinca ad assumersi le sue responsabilità di futuro genitore.
Tutto ciò lascia alquanto esterrefatto il talentuoso architetto, in quanto a lui non risulta di avere mai avuto dei figli.
Per Ange questo sarà solamente l’inizio di una serie di tragicomici eventi, nel corso dei quali si ritroverà comunque a fare un importante bilancio della propria esistenza…


Foto: Allocine

Ange & Gabrielle – Amore a sorpresa è una divertente e gradevole commedia sentimentale, nonché una dolceamara riflessione su come l’inesorabile scorrere del tempo finisce inevitabilmente per modificare la prospettiva che ognuno di noi ha del presente ma soprattutto del futuro.
Questo è ciò che esattamente accade al protagonista della pellicola della regista nonché sceneggiatrice francese Anne Giafferi, il quale, non appena inizia ad avvertire qualche mal di schiena di troppo dovuto anche alla sua vita “sregolata”, si rende immediatamente conto di non poter andare avanti ancora per molto tempo con lo stile di vita da lui condotto fin a quel momento, e quindi, guardando al futuro, si ritrova a fare un riesame delle sue priorità, scoprendo aspetti del suo intimo che prima di allora non aveva mai sentito il bisogno di sondare, come ad esempio il desiderio, fino ad allora mai avvertito, di paternità.
Tra Isabelle Carrè e Patrick Bruel, sebbene all’apparenza così diversi tra loro, si sviluppa  un’incredibile alchimia sullo schermo, merito anche di una sceneggiatura che nella sua semplicità riesce comunque a divertire lo spettatore con scene decisamente esilaranti e dialoghi sempre brillanti.


Foto: Allocine



Titolo: Ange & Gabrielle – Amore a sorpresa ( Ange & Gabrielle )
Regia: Anne Giafferi
Interpreti: Patrick Bruel, Isabelle Carré, Alice de Lencquesaing, Thomas Solivérès
Nazionalità: Francia
Anno: 2015
In vendita su Amazon

sabato 31 maggio 2014

“Paris-Manhattan” di Sophie Lellouche: una romantica commedia francese nel segno di Woody Allen.


Alice (Alice Taglioni) vive a Parigi, dove è titolare di una farmacia; è una grandissima appassionata della musica di Cole Porter nonché dei film di Woody Allen, dei quali consiglia la visione ai propri clienti come se fosse la cura per ogni loro malanno.
Nonostante sia una ragazza sensibile, di bell’aspetto, e alla continua ricerca dell’anima gemella, Alice è ancora single.
A farle pesare ulteriormente la sua condizione ci pensano poi i suoi familiari, i quali non perdono occasione per organizzarle degli appuntamenti galanti che, purtroppo, non hanno mai un seguito.
Questo fino a quando Alice non incontra ad una festa Victor (Patrick Bruel), un simpatico e disincantato installatore di antifurti, il quale, oltre a non aver mai visto un film di Woody Allen,  sembra non aver nulla in comune con lei. 
A poco a poco, però, la vicinanza di quell’uomo le consentirà di acquisire una visione diversa della vita e, soprattutto, dell’amore…



Il primo lungometraggio di Sophie Lellouche è un originale omaggio alla cinematografia di Woody Allen; in effetti i divertenti dialoghi tra Alice e il poster del geniale cineasta  americano ( e non solamente quelli ) sono una preziosa occasione per citare alcune memorabili frasi tratte dalle pellicole della sua lunga e fortunata filmografia, tra cui ricordiamo “Io & Annie”, “Hannah e le sue sorelle” e  “Manhattan”.
Uno dei meriti della regista francese è quello di essere riuscita a ricreare a Parigi quella sofisticata atmosfera americana tipica delle commedie di Woody Allen, nelle quali vediamo la medio-alta borghesia newyorchese partecipare a feste esclusive, tenute all’interno di lussuosi appartamenti, con una suggestiva musica jazz in sottofondo.
Quella della Lellouche, sebbene senza grandi pretese, è indubbiamente una pellicola gradevole; animata da un vivace cast di interpreti, tra i quali spicca la brava Alice Taglioni, che nella colorata scena finale del film vediamo sfrecciare per le vie di Parigi, in tutta la sua statuaria bellezza, a bordo di un monopattino; accanto a lei, nel ruolo di Victor, ritroviamo poi Patrick Bruel, il talentuoso attore e cantante di origine algerina, noto al pubblico italiano anche per la sua brillante interpretazione in “Cena tra amici”.
Paris-Manhattan”, tra l’altro, riserva ai suoi spettatori una sorpresa del tutto inaspettata; che, come tale, sarebbe un vero peccato rivelare, soprattutto per coloro che finora non si sono ancora lasciati coinvolgere dalle romantiche atmosfere di questa divertente pellicola.



Titolo: Paris-Manhatten ( Paris-Manhattan )
Regia: Sophie Lellouche
Interpreti: Alice Taglioni, Patrick Bruel, Michel Aumont, Marine Delterme
Nazionalità: Francia
Anno: 2012




giovedì 25 luglio 2013

“Cena tra amici” di Alexandre de la Patellière e Matthieu Delaporte: un tragicocomico gioco al massacro per un’esilarante commedia campione di incassi in Francia.


Una sera Vincent (Patrick Bruel), agente immobiliare di successo, si reca a casa della sorella Elisabeth (Valérie Benguigui) e del cognato Pierre (Charles Berling), dove è atteso per cena insieme alla moglie Anna (Judith El Zein), dalla quale sta per avere un bambino.
Ad accoglierlo trova anche Claude (Guillaume de Tonquedec), un loro amico d’infanzia.
Nell’attesa che Anna arrivi, Vincent inizia ad essere bombardato di domande sul nascituro e, in particolare, gli viene chiesto come abbiano deciso di chiamarlo.
Non appena il futuro padre rivela il nome del bambino, tra i cinque amici si scatena un  tragicomico gioco al massacro, che a poco a poco porterà alla luce alcuni imbarazzanti segreti che li riguardano direttamente, e che fino ad allora erano rimasti inconfessati…



Dopo più di 250 repliche, nel 2012 Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte hanno deciso di adattare per il grande schermo la loro fortunata pièce teatrale “Le prénom”, curandone anche la regia e, soprattutto, mantenendone il titolo originale.
Di parere diverso è stata invece la società di distribuzione italiana, la quale ha fatto uscire il film nelle nostre sale con il titolo “Cena tra amici”, facendogli così perdere parte del suo significato originario.
In effetti, al centro della vicenda non vi è tanto una comunissima cena tra amici, quanto piuttosto la scelta del nome da attribuire ad un nascituro.
La beffa che Vincent decide di inscenare a danno dei presenti, rivelando loro un nome fasullo, ma comunque con una ben precisa connotazione politica, segna l’inizio di un’interminabile reazione a catena di battute al vetriolo, per di più scambiate ad un ritmo forsennato.
“Cena tra amici”, oltre a regalarci una sequenza serrata di scene estremamente esilaranti, riserva per il finale una serie di ben riusciti colpi di scena che, in un modo o nell’altro, andranno inevitabilmente ad alterare le dinamiche dei rapporti tra i cinque amici.
Il successo di questa pellicola campione di incassi in Francia è da attribuire, oltre che ad una sceneggiatura solida, impeccabilmente confezionata per il cinema, all’incredibile bravura dei suoi attori; gli stessi che, ad eccezione di Charles Berling, hanno recitato anche nella pièce teatrale.
Tra questi una menzione particolare spetta alla simpaticissima Valérie Benguigui, premiata come migliore attrice non protagonista ai César 2013 proprio per la sua esilarante interpretazione in questa pellicola.



Titolo: Cena tra amici ( Le prénom )
Regia: Alexandre de la Patellière e Matthieu Delaporte
Interpreti: Patrick Bruel, Valérie Benguigui, Françoise Fabian, Charles Berling, Guillaume De Tonquedec.
Nazionalità: Francia, Belgio                  
Anno: 2012