Foto: Allociné
Lambert ( Patrick Bruel ) è un ex pilota di aerei che ha perduto il lavoro a causa della sua
dipendenza dal sesso.
Per questo motivo, nel tentativo di ricostruirsi una vita,
segue oramai da tempo una terapia di gruppo, esercitando egli stesso la
professione di terapeuta per coppie in crisi.
Judith ( Sophie Marceau ) è una donna affascinante e vivace e, a differenza di Lambert, vive
felicemente la sua sessodipendenza, sebbene ciò continui a crearle seri problemi
sul lavoro, nonostante le sue indiscutibili capacità professionali.
Rientrata a Parigi dopo l’ennesimo licenziamento, e alla
ricerca di un nuovo impiego, la donna si propone come assistente del tormentato
Lambert, il quale, dopo una comprensibile esitazione iniziale dovuta all’avvenenza
fisica della donna, decide di assumerla.
Tra i due si sviluppa subito un’irrefrenabile attrazione
fisica, ma mentre Judith le tenta tutte
pur di riuscire a sedurre il suo datore di lavoro, quest’ultimo, più che mai
determinato a superare la sua dipendenza, cerca di resistere strenuamente alle
sempre più frequenti avances della
sua collaboratrice…
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“Love, sex and therapy” è una variopinta carrellata di alcune delle manie, più o meno comuni,
legate al sesso; e così, tra una seduta e l’altra, nel corso delle quali si
impegnano a risolvere le più disperate problematiche dei loro pazienti, i due
singolari terapeuti cercano disperatamente di raggiungere loro stessi quel
punto di equilibrio da cui far ripartire, insieme, la loro vita.
Grazie allo loro indiscutibile professionalità e
simpatia, Sophie Marceau e Patrick Bruel affrontano con garbo il quanto mai
eterno dilemma sesso-amore; merito anche di dialoghi decisamente frizzanti che divertono
e intrigano, senza però mai scadere nell’eccessiva volgarità.
Ad affiancarli in questa esilarante commedia
di Tonie Marshall, troviamo anche un’indimenticabile icona della musica e del cinema
francese: la sempre affascinante Sylvie Vartan,
qui nel ruolo dell’esuberante madre di Lambert.
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