domenica 21 febbraio 2016

"La moglie del cuoco” di Anne Le Ny: un tragicomico triangolo amoroso in cui la solidarietà e la rivalità tra donne si mescolano curiosamente tra loro.


Marithé ( Karin Viard ) - donna di mezz’età ancora piacente, divorziata e con un figlio ormai adulto - lavora come consulente in un centro di formazione professionale.
Carole ( Emmanuelle Devos ), invece, è la moglie di Sam ( Roschdy Zem ): uno chef di successo, titolare di un rinomato ristorante e in procinto di aprirne un altro.
Talmente oppressa dall’ingombrante figura del marito, Carole sta tentando disperatamente di crearsi un proprio spazio all’interno della società; per questo motivo si rivolge al centro di formazione professionale presso il quale Marithé è impiegata, intrufolandosi tra un gruppo di operaie alla ricerca di una nuova occupazione.
Un giorno, recandosi per caso nel ristorante di Sam, Marithé scopre la vera identità di Carole; decide però di tenerle il gioco, innescando così una reazione a catena di eventi che finirà per rivoluzionare inevitabilmente la vita di entrambe…


“La moglie del cuoco”, realizzato dalla regista, nonché interprete, francese Anne Le Ny, affronta le dinamiche di un insolito triangolo amoroso dove l’elemento maschile ha esclusivamente la funzione di ago della bilancia nel tentativo delle due donne di rivendicare la propria posizione all’interno della società.
Marithé e Carole sono di estrazione sociale diversa, e con differenti esperienze di vita, ma ciononostante risultano accomunate da un fortissimo desiderio di affrancarsi dalla loro situazione attuale.
Inizialmente spiazzata dall’amicizia che la moglie del cuoco sembra offrirle incondizionatamente, ben presto, però, Marithé capisce che aiutarla a ricostruirsi una vita lontano dal marito può contemporaneamente rappresentare  per lei stessa una preziosa occasione per rimettere in gioco la propria femminilità, soprattutto dopo essersi invaghita di Sam e  aver scoperto che anche lo chef contraccambia il suo interesse.
E’ esattamente a questo punto della pellicola che la solidarietà e la rivalità tra donne iniziano a mescolarsi curiosamente tra loro con conseguenze inevitabilmente tragicomiche, a beneficio, ovviamente, di un divertito spettatore.
Ambientato in una location alquanto suggestiva quale la città e i dintorni di Orléans, “La moglie del cuoco” è indubbiamente sostenuto, oltreché da una brillante sceneggiatura, dalla gradevole recitazione di Karin Viard ed Emmanuelle Devos – due delle più interessanti interpreti dell’attuale cinema d’Oltralpe - che con le loro nevrosi e i loro spassosi battibecchi al limite del paradossale garantiscono novanta minuti di semplice e garbato intrattenimento.  

  
Titolo: La moglie del cuoco (On a failli être amies )
Regia: Anne Le Ny
Interpreti: Karin Viard, Emmanuelle Devos, Roschdy Zem, Anne Le Ny
Nazionalità: Francia
Anno: 2014




venerdì 29 gennaio 2016

“La délicatesse” di David e Stéphane Foenkinos: il delicato e struggente racconto di una dolorosa elaborazione del lutto.


Nathalie ( Audrey Tautou ) e François ( Pio Marmaï ) – freschi di matrimonio – vivono felicemente la loro storia d’amore; il loro idillio, però, viene all’improvviso interrotto dalla morte di François, tragicamente investito da un’auto.
Comprensibilmente provata da quella terribile perdita, la giovane donna decide da quel momento di tenere l’amore fuori dalla sua vita, preferendo concentrarsi invece sul proprio lavoro.
Infatti, trascorsi tre anni, ritroviamo Nathalie donna in carriera, ma senza un uomo al suo fianco.
Un giorno entra nel suo ufficio Markus ( François Damiens )  - uno dei suoi subalterni – e Nathalie d’istinto, senza esattamente conoscerne il motivo, lo bacia appassionatamente..
Sebbene nel corso dei giorni seguenti tenti più volte di scusarsi con lui per quanto accaduto, per lei quel bacio segna finalmente l’inizio della sua riconciliazione con il mondo e, soprattutto, con l’amore…


Dopo l’enorme successo di critica e di pubblico ottenuto dal suo romanzo “La délicatesse”, David Foenkinos, con il fratello Stéphane, ne hai poi curato anche la trasposizione cinematografica; realizzando così, anche per il grande schermo, un delicato racconto di una dolorosa elaborazione del lutto che, nonostante tutta la sua durezza, invita lo spettatore alla speranza.
In effetti, dopo un lungo periodo durante il quale è rimasta chiusa in se stessa, Nathalie torna lentamente ad avvertire un insopprimibile bisogno di dare e ricevere affetto; e, con sua grande sorpresa, il suo cuore a poco a poco ricomincia a battere per un uomo  all’apparenza estremamente diverso da lei.
Sebbene inizialmente la loro relazione susciti invidie e ilarità tra i colleghi, ben presto, però,  Nathalie avrà modo di capire quello che prova veramente per lui.
Ad affiancare il bravo e simpatico François Damiens – recentemente apprezzato anche dal pubblico italiano nell’acclamato “La famiglia Belier” - ritroviamo poi la meravigliosa Audrey Tautou nei panni della dolce e romantica Nathalie: un tipo di ruolo a lei particolarmente congeniale.
Una menzione particolare spetta infine a “Mon chevalier”- il tema principale della pellicola, soavemente interpretato da Emilie Simon – la cui struggente melodia accompagna la protagonista de “La délicatesse” lungo tutto il suo emozionante percorso di rinascita.


Titolo: La délicatesse ( La délicatesse )
Regia: David e Stéphane Foenkinos
Interpreti: Audrey Tautou, Pio Marmaï, François Damiens, Audrey Fleurot, Bruno Todeschini
Nazionalità: Francia
Anno: 2011