Dopo avervi parlato di “Mio zio” in uno dei miei precedenti post, vorrei proporvi oggi un altro
film di Jacques Tati: “Le vacanze di Monsieur Hulot”, un
lungometraggio del 1953 con il quale il regista francese portò per la prima
volta sullo schermo l’irresistibile e strampalato personaggio del titolo.
Tempo di vacanze. Mentre gli appartenenti
alla borghesia francese si apprestano a salire su di un treno che li condurrà
in una località balneare del nord della
Francia, dove trascorreranno le loro vacanze estive in una piccola pensione
a gestione familiare, Monsieur Hulot è invece già in viaggio per raggiungere la
stessa destinazione a bordo della sua vecchia macchina scoppiettante. Questa
pellicola è caratterizzata dall’assenza
di una vera e propria trama; il film, infatti, si sviluppa su di una lunga
serie di piccole gags che vedono protagonisti i singoli villeggianti, nonché
gli abitanti del luogo. Vi sono adulti e bambini, francesi e americani; e poi
ovviamente vi è lui: Monsieur Hulot,
con il suo cappello, la sua inseparabile pipa e i suoi pantaloni dall’orlo
decisamente troppo corto, che a differenza
degli altri non parla, borbotta. Con la caratteristica goffaggine che ci ha
divertito anche nelle successive pellicole che lo hanno visto protagonista,
Hulot finisce per sconvolgere inevitabilmente la tranquillità di coloro che
alloggiano insieme a lui nella pensione; come nel momento in cui appare intento
ad ascoltare a tutto volume la musica di un giradischi, senza preoccuparsi
minimamente del disturbo arrecato alle altre persone presenti nella sala.
Dalla mattina alla sera, le
singole giornate sulla spiaggia vengono scandite dalle irresistibili gags inscenate
dal geniale cineasta francese. Quando poi la vacanza giunge al termine, e
arriva il momento di prepararsi per la partenza, ad eccezione di pochi, nessuno
si preoccuperà di andare a salutare il povero Monsieur Hulot…
Questa pellicola si
contraddistingue, più che per la particolarità della trama, per l’atmosfera di serenità che si respira
durante la sua visione, sebbene in parte velata di malinconia nel finale. I
suoi toni delicati sono magistralmente sottolineati dall’eleganza delle
immagini in bianco e nero, nonché dall’affascinante suono del saxofono e del
vibrafono di Alain Romains, perfetta
colonna sonora delle giornate trascorse piacevolmente sulla spiaggia, che
potete ascoltare cliccando QUI.
Saint-Marc-sur-mer, il cui nome compare scritto nel timbro postale,
nell’inquadratura finale del film, è una stazione balneare appartenente al dipartimento della Loira Atlantica, nel
nord-ovest della Francia, dove è stata girata la maggior parte delle scene tra l’estate
e l’autunno del 1951.
Nell’anno 1999, sulla spiaggia di
Saint-Marc-sur-mer ormai conosciuta come “spiaggia
di Monsieur Hulot”, è stata inaugurata una statua raffigurante proprio il buffo
personaggio creato da Tati, diventando così l’oggetto di curiosità e interesse
da parte di turisti e di cinefili. L’"Hôtel de la plage" invece, che ha avuto un ruolo fondamentale durante le
riprese, è stato interamente rinnovato nell’anno 2008, e rappresenta ancora
oggi il luogo ideale dove alloggiare e godersi una rilassante vacanza sul mare
della costa atlantica francese.
Vi lascio quindi alla visione del
trailer del film, e come al solito vi rinnovo l’invito su questo blog per la
prossima cartolina dalla Francia.
Titolo: Le vacanze di Monsieur Hulot ( Les vacances de Monsieur Hulot ).
Regia: Jacques TatiInterpreti : Jacques Tati, Louis Patrault, Nathalie Pascaud
Nazionalità : Francia
Anno : 1953