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sabato 2 febbraio 2013

“L’innocenza del peccato” di Claude Chabrol: una torbida storia di travolgenti passioni.


Presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia del 2007, e ispirato a un caso di cronaca nera che sconvolse la New York degli inizi del novecento, con “L’innocenza del peccatoClaude Chabrol ha confezionato per il grande schermo l’ennesimo e intrigante noir borghese della sua lunga e fortunata carriera cinematografica.
Protagonista della pellicola, accanto ai bravissimi François Berléand e Benoît Magimel, ritroviamo un’incredibilmente sensuale Ludivine Sagnier nei panni della “ragazza divisa in due” a cui fa riferimento il titolo originale del film.
Gabrielle Deneige (Ludivine Sagnier) è una giovane e, soprattutto, ambiziosa conduttrice televisiva.
Charles Saint-Denis (François Berléand), invece, è un maturo scrittore di successo che, sebbene sposato, non rinuncia a corteggiare le altre donne.
La ragazza, dopo essere stata sedotta da Charles, ne diventa l’amante e viene da lui introdotta ai piaceri del sesso spregiudicato.
Quando Charles, stancatosi di Gabrielle, decide di lasciarla, lei, sebbene inizialmente titubante, accetta la corte di Paul Gaudens (Benoît Magimel), un giovane ricco e di bell’aspetto, ma psicologicamente instabile; poco dopo i due si sposano.
La gelosia di Paul nei confronti di Gabrielle, tornata ad essere oggetto del corteggiamento di Charles, lo porterà inaspettatamente a compiere un gesto estremo…

Dopo averci affascinato negli ultimi anni con pellicole del calibro di “Grazie per la cioccolata” o “Il fiore del male”, ne “L’innocenza del peccato” Chabrol tornò a prendere di mira i vizi e le contraddizioni della borghesia francese.
Protagonista assoluta di questa intensa storia di passione e morte ambientata nella provincia lionese è la giovane Gabrielle, astro nascente della tv, la cui freschezza e sensualità la rendono irresistibile agli occhi degli uomini che la circondano.
Anche Charles, maturo scrittore di successo, non si dimostra immune al suo fascino e, dopo averla sedotta, la rende partecipe delle sue perversioni, introducendola in un mondo a lei fino allora sconosciuto.
Mentre per Gabrielle questo suo rapporto con un uomo molto più anziano è animato da una passione travolgente, per Charles si tratta solamente di una delle tante relazioni extraconiugali alle quali è abituato, tanto più che non appare minimamente intenzionato a divorziare da sua moglie.
Chi, invece, sembra amare incondizionatamente Gabrielle, è Paul, la cui ricchezza potrebbe garantirle una posizione socialmente invidiabile, sebbene la ragazza non provi per lui lo stesso sentimento totalizzante che nutre invece per Charles.
Sposando Paul, Gabrielle crede erroneamente di poter uscire da quell’impasse emotivo in cui è sprofondata a seguito dell’abbandono di Charles; a ogni modo la sua sofferenza rappresenterà per lei un’occasione per intraprendere un percorso di crescita personale e, soprattutto, per comprendere tutta l’ipocrisia dell’ambiente che la circonda.
Le interpretazioni dei tre attori principali sono semplicemente impeccabili, a partire da quella di Benoît Magimel, assolutamente credibile nella parte del giovane rampollo di una famiglia benestante con un grave trauma infantile alle spalle.
La scena finale in cui Gabrielle viene segata in due da un illusionista durante uno dei suoi numeri di magia, sta proprio a simboleggiare il dilemma che drammaticamente dilania la vita della giovane donna.



Titolo: L’innocenza del peccato ( La fille coupée en deux )
Regia: Claude Chabrol
Interpreti: Ludivine Sagnier, François Berléand, Benoît Magimel
Nazionalità: Francia
Anno: 2007