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sabato 1 febbraio 2020

“PARLAMI DI TE” di Hervé Mimran: alla riscoperta del valore del tempo e dell’importanza dell’attenzione nei confronti del prossimo.


Foto: Bim Distribuzione

Alain Wapler ( Fabrice Luchini ) è un arrogante dirigente di un’azienda automobilistica, da tempo talmente concentrato sui propri obiettivi professionali d’aver trascurato tutto il resto.
A seguito di un ictus, l’uomo rimane vittima di un grave deficit cognitivo che gli impedisce di parlare correttamente.
In questa fase così delicata della sua esistenza, per lui risulterà determinante l’incontro con Jeanne ( Leïla Bekhti ): l’introversa logopedista incaricata di seguirlo durante il suo percorso riabilitativo.
In effetti, grazie alla quotidiana frequentazione di quella giovane donna, Alain tornerà finalmente ad apprezzare i veri valori della vita…   


Foto: Institut Français


Tratto dal libro di Christian Streiff, ex manager della Airbus, colpito da ictus all’età di 55 anni, il film di Hervé Mimran ci offre un importante spunto di riflessione sulla riscoperta del valore del tempo, nonché dell’importanza dell’attenzione nei confronti del prossimo.
In effetti Alain Wapler, suo malgrado, si ritrova a ripartire da zero, e in questo suo percorso di rinascita “forzata” arriva a riappropriarsi di alcune parti della sua vita che precedentemente, proprio per mancanza di tempo o semplicemente per distrazione, aveva purtroppo trascurato, primo su tutti il rapporto con la figlia Julia ( Rebecca Marder ), l’unico vero affetto rimastogli dopo la prematura scomparsa della moglie.
In “Parlami di te, Fabrice Luchini riesce ancora una volta a sorprendere ed emozionare, regalandoci una commovente e intensa interpretazione, dove comunque non mancano brevi momenti comici che riescono a smorzare la drammaticità della narrazione, e che ritroviamo sempre con piacere nelle pellicole del grande attore francese.
Ad affiancarlo troviamo la bella e brava Leïla Bekhti, il cui personaggio, impegnato nella sofferta ricerca della propria madre biologica, rappresenterà per il protagonista un’ulteriore e vincente occasione di riscatto. 


Foto: Sentieri Selvaggi


Titolo: Parlami di te ( Un homme pressé )
Regia: Hervé Mimran
Interpreti: Fabrice Luchini, Leïla Bekhti, Rebecca Marder, Igor Gotesman
Nazionalità: Francia
Anno: 2018

lunedì 20 gennaio 2014

“Amour” di Michael Haneke: il disperato e straziante epilogo di una bellissima storia d’amore.


Anne (Emmanuelle Riva) e Georges (Jean-LouisTrintignant) sono due anziani insegnanti di musica, ormai in pensione, che trascorrono le giornate nel loro appartamento di Parigi, facendosi compagnia tra di loro quando non ricevono la visita della figlia Eva (Isabelle  Huppert): una musicista che spesso si trova in tournée all’estero insieme al marito.
La loro vita scorre tranquilla fino al giorno in cui un ictus colpisce Anne; da quel momento in poi la donna inizia a dipendere in tutto e per tutto da Georges, il quale,  in virtù del grande amore e dell’immenso affetto che prova per lei, decide fin da subito di farsi carico in prima persona delle pesanti e dolorose conseguenze di quanto è accaduto, sebbene ben presto si ritroverà costretto a dichiararsi sconfitto di fronte all’inesorabile progredire dell’infermità della moglie…



E’ uno sguardo decisamente impietoso, quello che Michael  Haneke rivolge alla vecchiaia e alla malattia con il suo pluripremiato “Amour”, di cui è anche autore del soggetto e della sceneggiatura, oltre che regista.
Il lungo ed invidiabile idillio tra Anne e Georges, che si contraddistingue per la sua estrema tenerezza ed un incrollabile rispetto reciproco, va improvvisamente in frantumi a seguito dell’ictus che tristemente colpisce l’anziana donna.
In effetti, sebbene entrambi cerchino di continuare la loro vita matrimoniale come se nulla fosse accaduto, il rapido peggioramento delle condizioni fisiche di Anne mette Georges di fronte alla più terribile delle decisioni, al fine di non vederla più soffrire, e di preservarne così la dignità, drammaticamente minata dalla malattia.
Ecco quindi che le eleganti stanze di un antico appartamento parigino, all’interno delle quali solo fino a qualche tempo prima Anne e Georges erano soliti trascorrere serenamente le loro giornate, leggendo libri e suonando il piano, fanno adesso da sfondo al lento consumarsi della tragedia: disperato e straziante epilogo di una bellissima storia d’amore.
Indimenticabili le interpretazioni di Trintignant e della Riva; entrambi sono infatti riusciti a trasmettere pienamente allo spettatore, e in tutte le sue sfumature, la sofferenza del personaggio da loro interpretato, facendogli così acquisire un’assoluta e indiscutibile credibilità.
Bravissima, infine, anche Isabelle Huppert; sebbene in “Amour” la sua apparizione sia limitata a poche scene, nel ruolo della figlia dei due anziani coniugi riesce comunque a regalarci un’altra delle sue intense e commoventi prove di recitazione.


Titolo: Amour ( Amour )
Regia: Michael Haneke
Interpreti: Jean-Louis Trintignant, Emmanuelle Riva, Isabelle Huppert.
Nazionalità: Francia, Austria, Germania
Anno: 2012