Sofisticata commedia musicale
diretta dal regista americano Stanley Donen, “Cenerentola a Parigi” ricevette
quattro nominations ai premi Oscar
del 1958, senza però riuscire ad aggiudicarsene neppure uno.
Accanto a una sempre deliziosa
Audrey Hepburn, ritroviamo il mitico Fred Astaire che, sebbene non più
giovanissimo, anche in questa pellicola dimostrò le sue incredibili doti di
ballerino.
Maggie Prescott (Kay Thompson), l’abile e autoritaria direttrice di “Quality”, una rivista
di moda molto seguita dalle donne americane, è alla ricerca di un volto nuovo
da lanciare sul suo giornale e, su suggerimento del fotografo Dick Avery (Fred Astaire), crede di averlo individuato in Jo Stockton (Audrey Hepburn), la timida e graziosa commessa di un negozio di libri, appassionata
di filosofia.
Nonostante la sua totale avversione al mondo della moda, la ragazza
accetta la proposta di Maggie e Dick di diventare una modella e di seguirli a
Parigi per presentare la nuova collezione di uno stilista francese, allettata
dall’idea che lì avrà la possibilità di incontrare il famoso filosofo Emile
Flostre, di cui è una fervente ammiratrice.
Giunta nella capitale francese,
Jo rimane immediatamente affascinata dalla
magia dei servizi fotografici di cui è protagonista e, soprattutto, dalle particolari
attenzioni mostratele da Dick.
La sera in cui viene presentata la
collezione, però, invece di sfilare in passerella, Jo si reca a casa di Flostre.
Nel tentativo di convincerla ad
andare alla sfilata, Maggie e Dick la raggiungono, senza però riuscire nel loro
intento; e dopo aver litigato con lei, l’uomo decide improvvisamente di tornare
a New York.
Subito dopo essere rimasta da sola
con il filosofo, Jo si rende conto però che in realtà Flostre è solamente interessato
a lei; e così, dopo averlo colpito sulla testa con una statuetta, la ragazza corre
alla sfilata profondamente pentita di aver respinto Dick; ma oramai, forse, è troppo tardi per rimediare…
Prendendo garbatamente in giro
sia le riviste di moda che il mondo degli intellettuali, questa pellicola è un elegante omaggio del regista alla Ville Lumière: location ideale per ambientare una storia d’amore che, sebbene a
tratti appaia forse fin troppo stucchevole, riesce comunque a farci respirare
tutta l’atmosfera di una coloratissima Parigi della fine degli anni cinquanta.
Le suggestive musiche di Ira e George Gershwin, la sofisticata
fotografia ( impeccabile sotto la supervisione di Richard Avedon, al quale è
ispirato il personaggio interpretato da Fred Astaire ), gli eleganti abiti
indossati da Audrey Hepburn firmati Hubert de Givenchy e, ovviamente,
l’indiscutibile bravura degli interpreti principali, hanno contribuito a fare
di “Cenerentola a Parigi” l’ennesima commedia musicale di successo di Stanley
Donen, dopo un “Un giorno a New York” e “Sette spose per sette fratelli” ( solo
per citarne alcune ).
Un veterano del calibro di Fred
Astaire affianca una splendida Audrey
Hepburn decisamente a proprio agio nei numeri musicali; la vediamo infatti
ballare con disinvoltura e ascoltiamo cantare con la propria voce,
differentemente da quanto accadde alcuni anni dopo in “My Fair Lady”.
Titolo: Cenerentola a Parigi ( Funny face )
Regia: Stanely DonenInterpreti: Audrey Hepburn, Fred Astaire, Kay Thompson
Nazionalità: USA
Anno: 1957