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domenica 16 dicembre 2012

“Cenerentola a Parigi” di Stanley Donen: la Ville Lumière vista da Hollywood.


Sofisticata commedia musicale diretta dal regista americano Stanley Donen, “Cenerentola a Parigi” ricevette quattro nominations ai premi Oscar del 1958, senza però riuscire ad aggiudicarsene neppure uno.
Accanto a una sempre deliziosa Audrey Hepburn, ritroviamo il mitico Fred Astaire che, sebbene non più giovanissimo, anche in questa pellicola dimostrò le sue incredibili doti di ballerino.
Maggie Prescott (Kay Thompson), l’abile e autoritaria direttrice di “Quality”, una rivista di moda molto seguita dalle donne americane, è alla ricerca di un volto nuovo da lanciare sul suo giornale e, su suggerimento del fotografo Dick Avery (Fred Astaire), crede di averlo individuato in Jo Stockton (Audrey Hepburn), la timida e graziosa commessa di un negozio di libri, appassionata di filosofia.
Nonostante la sua totale avversione al mondo della moda, la ragazza accetta la proposta di Maggie e Dick di diventare una modella e di seguirli a Parigi per presentare la nuova collezione di uno stilista francese, allettata dall’idea che lì avrà la possibilità di incontrare il famoso filosofo Emile Flostre, di cui è una fervente ammiratrice.
Giunta nella capitale francese, Jo rimane immediatamente affascinata dalla magia dei servizi fotografici di cui è protagonista e, soprattutto, dalle particolari attenzioni mostratele da Dick.
La sera in cui viene presentata la collezione, però, invece di sfilare in passerella, Jo si reca a casa di  Flostre.
Nel tentativo di convincerla ad andare alla sfilata, Maggie e Dick la raggiungono, senza però riuscire nel loro intento; e dopo aver litigato con lei, l’uomo decide improvvisamente di tornare a New York.
Subito dopo essere rimasta da sola con il filosofo, Jo si rende conto però che in realtà Flostre è solamente interessato a lei; e così, dopo averlo colpito sulla testa con una statuetta, la ragazza corre alla sfilata profondamente pentita di aver respinto Dick; ma oramai, forse, è troppo tardi per rimediare…

Prendendo garbatamente in giro sia le riviste di moda che il mondo degli intellettuali, questa pellicola è un elegante omaggio del regista alla Ville Lumière: location ideale per ambientare una storia d’amore che, sebbene a tratti appaia forse fin troppo stucchevole, riesce comunque a farci respirare tutta l’atmosfera di una coloratissima Parigi della fine degli anni cinquanta.
Le suggestive musiche di Ira e George Gershwin, la sofisticata fotografia ( impeccabile sotto la supervisione di Richard Avedon, al quale è ispirato il personaggio interpretato da Fred Astaire ), gli eleganti abiti indossati da Audrey Hepburn firmati Hubert de Givenchy e, ovviamente, l’indiscutibile bravura degli interpreti principali, hanno contribuito a fare di “Cenerentola a Parigi” l’ennesima commedia musicale di successo di Stanley Donen, dopo un “Un giorno a New York” e “Sette spose per sette fratelli” ( solo per citarne alcune ).
Un veterano del calibro di Fred Astaire affianca una splendida Audrey Hepburn decisamente a proprio agio nei numeri musicali; la vediamo infatti ballare con disinvoltura e ascoltiamo cantare con la propria voce, differentemente da quanto accadde alcuni anni dopo in “My Fair Lady”.



Titolo: Cenerentola a Parigi ( Funny face )
Regia: Stanely Donen
Interpreti: Audrey Hepburn, Fred Astaire, Kay Thompson
Nazionalità: USA
Anno: 1957