Victor ( Daniel Auteuil ) e Marianne ( Fanny Ardant
) sono una coppia di mezz’età il cui matrimonio, dopo tanti anni, sembra oramai
giunto al capolinea; alla base dell’evidente mancanza di comunicazione tra i
due vi è essenzialmente una diverso modo di affrontare e intendere la vita.
In effetti, mentre la volitiva Marianne, psicanalista di
professione, conduce la sua esistenza direttamente proiettata nel futuro,
Victor, un disegnatore di talento ma disoccupato, vive giorno dopo giorno con
lo sguardo costantemente rivolto al passato; e così, quando un giorno una
società di intrattenimenti, appositamente specializzata nel ricreare qualunque
epoca del passato, gli offre la possibilità di vivere o rivivere un periodo a
sua scelta, l’uomo senza alcuna esitazione decide di tornare nel 1974, e più
precisamente al 16 maggio di quell’anno: giorno in cui conobbe proprio colei
che poi sarebbe diventata sua moglie.
L’incontro con Margot ( Doria Tillier ), l’attrice scelta per interpretare il ruolo di Marianne
da giovane, permetterà a Victor di rivivere tutte le emozioni di quell’innamoramento,
ma al tempo stesso rappresenterà per lui, e non solo, la buona occasione per
fare definitivamente pace con il proprio presente…
Dopo averci deliziato con il vivace e colorato “Un amore sopra le righe”, il regista
nonché interprete francese torna a parlare di sentimenti, e di come siano inevitabilmente
destinati a trasformarsi nel tempo.
Grazie a una sceneggiatura decisamente originale, e avvalendosi di uno straordinario cast di
interpreti, tra cui primeggiano due straordinarie icone del cinema d’oltralpe,
come l’istrionico Daniel Auteuil e la sempre affascinante Fanny Ardant, Nicolas Bedos ha firmato la sua seconda regia portando sullo schermo un’altra leggiadra
pellicola piacevolmente velata di malinconia.
Un’accurata ricostruzione degli ambienti nonché dei
costumi e delle musiche dell’epoca ( elemento che contraddistingue assolutamente
l’operato della società di intrattenimenti che consente a Victor di veder esaudito
il suo desiderio ), ci permette di (ri)tuffarci nella lontana primavera del
1974, periodo in cui, seppure nella finzione ( una sorta di film nel film, come
in un elaborato gioco di scatole cinesi ) assistiamo allo sbocciare dell’amore
tra i due protagonisti principali, ignari, allora, di quale percorso avrebbero
intrapreso i loro sentimenti.
Sospesa tra passato e presente, “La belle époque” offre
allo spettatore uno struggente spunto di riflessione su come l’amore possa
riuscire a resistere all’inesorabile scorrere del tempo, ma soprattutto
sull’indiscutibile ruolo che ognuno di noi riveste affinché ciò possa realmente accadere.
Titolo: La belle époque ( La belle époque )
Regia: Nicolas Bedos
Interpreti: Daniel Auteuil, Fanny Ardant, Doria
Tillier, Guillaume Canet
Nazionalità: Francia
Anno: 2019