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martedì 20 marzo 2018

“Quello che non so di lei” di Roman Polanski: un thriller estremamente intrigante, costantemente in bilico tra finzione e realtà.


Dopo l’incredibile successo di vendite ottenuto dal suo libro incentrato sulla figura della madre morta suicida, Delphine Dayrieux ( Emmanuelle Seigner ) cade in una profonda crisi di ispirazione.
Contemporaneamente, inizia a ricevere una serie di lettere anonime, nelle quali viene accusata di aver reso pubblici, solo ed esclusivamente per denaro, alcuni fatti relativi alla propria famiglia.
Per la scrittrice le cose sembrano però prendere una piega del tutto differente il giorno in cui, durante un firmacopie, incontra Lei ( Eva Green ), una giovane donna che si dichiara fin da subito una sua grandissima ammiratrice.
Affascinata da quella figura alquanto enigmatica, Delphine instaura con lei un rapporto sempre più stretto,  accettando perfino di seguire i suoi consigli nel disperato tentativo di riuscire a superare il blocco creativo che la affligge ormai da troppo tempo.
Ma quali sono le vere intenzioni di quella donna che, giorno dopo giorno, sembra assumere un ruolo sempre più predominante nella vita di Delphine? 


Riprendendo alcune tematiche a lui particolarmente care, già affrontate nei suoi precedenti film, con “Quello che non so di lei” il regista di origini polacche ha realizzato un thriller estremamente intrigante, costantemente in bilico tra finzione e realtà.
Partendo dall’omonimo romanzo di Delphine de Vigan, e avvalendosi per la stesura della sceneggiatura della preziosa collaborazione di Olivier Assayas, con la sua ormai ben nota maestria Roman Polanski è riuscito a sviluppare un teso e crudele gioco al massacro tutto al femminile.
Protagoniste assolute della vicenda sono infatti Delphine e Lei; estremamente diverse caratterialmente, ma accomunate dalla passione per la scrittura, a poco a poco le due donne danno vita a un rapporto tanto ambiguo quanto pericoloso, per quanto i ruoli di vittima e carnefice tendano spesso a confondersi tra loro; e questo soprattutto in considerazione delle innumerevoli sfaccettature che caratterizzano questi due personaggi,  magistralmente interpretati da una sofferta Emmanuelle Seigner e una Eva Green particolarmente inquietante.


  
Titolo: Quello che non so di lei ( D’après une histoire vraie )
Regia: Roman Polanski
Interpreti: Emmanuelle Seigner, Eva Green, Vincent Perez
Nazionalità: Francia, Belgio, Polonia
Anno: 2017


venerdì 9 maggio 2014

“Nella casa” di François Ozon: una seducente dimostrazione del potere manipolatorio della scrittura.


Germain (Fabrice Luchini) è un insegnante di francese in un liceo di provincia. Un giorno, mentre è intento a correggere i temi dei suoi alunni, rimane positivamente colpito da quello di Claude Garcia (Ernst Umhauer) per la sottile ironia con la quale il giovane descrive la famiglia di Rapha Artole (Bastien Ughetto), un suo compagno di scuola.
Dopo averne parlato con sua moglie Jeanne (Kristin Scott Thomas), Germain esorta il ragazzo a continuare a scrivere della famiglia dell’amico, avendo individuato in lui un notevole talento letterario.
Per poterlo fare, Claude diventerà ben presto un assiduo frequentatore degli Artole, senza risparmiare nei propri resoconti nessun dettaglio di ciò che avviene all’interno di quella casa; neppure della sua morbosa infatuazione per la signora Artole (Emmanuelle Seigner).
A poco a poco, senza quasi rendersene conto, Germain si ritroverà completamente sedotto dalla capacità narrativa del ragazzo, al punto che la cosa prenderà per lui una piega del tutto inaspettata…



Liberamente ispirato alla pièce teatrale “El chico de la última fila”, del drammaturgo spagnolo Juan Mayorga, “Nella casa” è essenzialmente una riuscita dimostrazione del potere manipolatorio della scrittura.
Al centro della vicenda François Ozon pone l’insolito ( e alquanto pericoloso ) rapporto che lentamente si sviluppa tra un insegnante ed uno dei suoi studenti, a mano a mano che quest’ultimo rivela nei propri racconti dettagli sempre più intimi di ciò che quotidianamente avviene all’interno di una famiglia borghese.
Germain, che anni prima aveva definitivamente rinunciato a proseguire la carriera di scrittore, in quanto ben consapevole della propria mancanza di talento, è come se vivesse il miraggio di poter finalmente realizzare le sue aspirazioni di gioventù attraverso il brillante talento di Claude; ed è per questo motivo che spinge quest’ultimo ad essere sempre più penetrante nella sua narrazione, finendo però per rimanere soggiogato proprio da quello stesso talento che desidera così ardentemente sostenere.
Rimanendo sempre in bilico tra realtà e finzione, Ozon ha sapientemente miscelato la commedia con il thriller; il risultato finale è indubbiamente gradevole, grazie anche alla presenza di uno straordinario cast di interpreti in cui troviamo, accanto al poliedrico Fabrice Luchini ( già diretto da Ozon in “Potiche” ), e alla sempre straordinaria Kristin Scott Thomas, il giovane Ernst Umhauer.
Quest’ultimo, nel ruolo di Claude, è semplicemente strepitoso nel riuscire a trasmettere allo spettatore tutta la complessa ambiguità del personaggio da lui interpretato.



Titolo: Nella casa ( Dans la maison )
Regia: François Ozon
Interpreti: Fabrice Luchini, Ernst Umhauer, Kristin Scott Thomas, Emmanuelle Seigner, Denis Menochet.
Nazionalità: Francia
Anno: 2012