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domenica 5 luglio 2020

“L’HOTEL DEGLI AMORI SMARRITI” di Christophe Honoré: avanti e indietro nel tempo, nei tortuosi meandri dei sentimenti.


Photo: Allociné

Maria ( Chiara Mastroianni ) è una docente universitaria per la quale, durante i venticinque anni di matrimonio passati con Richard ( Benjamin Biolay ), la fedeltà non ha mai rappresentato uno dei suoi principali valori, tenuto conto dei numerosi amanti che si è concessa nel corso del tempo; tutte storie che ( a suo dire ) non hanno mai comunque avuto per lei alcuna importanza.
Quando una sera Richard scopre per caso che la moglie  lo ha tradito con uno dei suoi studenti, l’inevitabile litigio che ne consegue fa sì che Maria decida di abbandonare il tetto coniugale e di trasferirsi nell’albergo situato proprio di fronte allo stabile in cui entrambi risiedono.
Nel corso della notte che si accinge a trascorrere, la donna avrà la possibilità di riflettere sul suo passato, il suo presente, ma soprattutto il suo futuro…


                                                                   Photo: Allociné

"L'hotel degli amori smarriti" è una divertente commedia dai tratti decisamente surreali, costantemente in bilico fra immaginazione e realtà; Christophe Honoré ci accompagna lungo i tortuosi meandri dei sentimenti di una donna, che durante tutta la sua vita non ha mai perduto l’occasione di lasciarsi sopraffare dalla passione per l’uomo di turno. 
Così, in un continuo andirivieni nel tempo, nel corso di quella notte trascorsa all’interno della camera 212, che per inciso dà il titolo originale alla pellicola,  Maria ha la possibilità non solo di “rivedere” tutti i suoi numerosi amanti, ma anche e soprattutto di confrontarsi con un Richard venticinquenne ( interpretato dal giovane ma già affermato Vincent Lacoste ) e Irène ( Camille Cottin ): l’insegnate di pianoforte nonché primo e indimenticato grande amore di quest’ultimo. 
Chiara Mastroianni è semplicemente straordinaria nel dare anima e corpo al personaggio di Maria: una donna che, nonostante tutto, non rimpiange assolutamente nulla di ciò che ha fatto. 
Una prova di recitazione da vera figlia d’arte, che al Festival di Cannes dello scorso anno le è valsa meritatamente il premio come miglior interpretazione femminile nella sezione Un certain regard.



                                                                 Photo: Allociné

Titolo: L’hotel degli amori smarriti ( Chambre 212 )
Regia: Christophe Honoré
Interpreti: Chiara Mastroianni, Vincent Lacoste, Camille Cottin, Benjamin Biolay
Nazionalità: Francia
Anno: 2019


venerdì 22 novembre 2019

Il MISTERO HENRI PICK di Rémi Bezançon: un omaggio all'incredibile potere della letteratura, sullo sfondo degli incantevoli paesaggi della Bretagna.




A Crozon, graziosa cittadina della Bretagna, esiste la biblioteca dei libri rifiutati: un luogo alquanto singolare dove vengono custoditi manoscritti mai pubblicati; ed è proprio lì che Daphné Despero ( Alice Isaaz ), giovane editor in carriera di una casa editrice parigina, riesce a scovare quello che nel giro di pochissimo tempo diventa un vero e proprio caso letterario.
In effetti “Le ultime ore di una storia d’amore” di Henri Pick riscuote un incredibile e immediato successo tra i lettori francesi, tanto conquistati dalla potenza della sua coinvolgente scrittura, quanto incuriositi dal fatto che l’autore dell’opera sia un pizzaiolo di Crozon, oramai deceduto da due anni.
Le prime a essere sorprese da tutto ciò sono proprio la moglie Madeleine ( Josiane Stoléru ) e la figlia Joséphine ( Camille Cottin) del defunto Henri; in effetti nessuna delle due era al corrente che il loro amato congiunto coltivasse la passione per la letteratura; ed è proprio quest’ultimo dettaglio che porta ben presto il prestigioso e temutissimo critico letterario Jean-Michel Rouche ( Fabrice Luchini ) a dubitare dell’effettiva paternità del romanzo.
Andando contro tutto e contro tutti, Jean-Michel decide così di iniziare a indagare sulla reale genesi dell’opera, non senza avvalersi però, in un susseguirsi di comici eventi, della preziosa “collaborazione” della stessa Joséphine…





Tratto dall’omonimo romanzo di David Foenkinos, prolifico e pluripremiato scrittore, regista e sceneggiatore francese, la pellicola di Rémi Bezançon è una gradevolissima commedia sullo sfondo dei suggestivi paesaggi della Bretagna.
Da Parigi a Crozon e ritorno, si sviluppano infatti le divertenti peripezie di Jean-Michel,  il quale, spinto dal suo grande amore per la letteratura, nonché per la verità delle cose, pur di riuscire a smascherare l’astuto piano di marketing ordito con il preciso scopo di costruire a tavolino il successo del libro, mette a repentaglio la sua vita professionale e privata.
Il mistero Henri Pick”, in uscita nelle sale italiane il prossimo 19 dicembre, è essenzialmente un omaggio alla bellezza nonché all’indiscutibile potere che la letteratura ha ( o può avere ) nella vita di ognuno di noi, mettendo però al tempo stesso in risalto le dinamiche, a volte decisamente discutibili, che portano al successo o al fallimento di un testo letterario.
Anche nel ruolo dell’indomito critico letterario, Fabrice Luchini dimostra di trovarsi perfettamente a proprio agio, regalandoci così un’altra delle memorabili interpretazioni a cui, film dopo film, ha abituato il suo affezionato pubblico di spettatori.
Ad affiancarlo in questa sua ennesima e fortunata esperienza cinematografica troviamo la brillante Camille Cottin, attrice francese dall’indiscutibile talento, purtroppo ancora poco conosciuta dal pubblico italiano; nel ruolo di Joséphine si rivela infatti una degna antagonista per il veterano Luchini.






Titolo: Il mistero Henri Pick ( Le mystère Henri Pick )
Regia: Rémi Bezançon 
Interpreti: Fabrice Luchini, Camille Cottin, Alice Isaaz, Josiane Stoléru
Nazionalità: Francia; Belgio
Anno: 2019