domenica 1 novembre 2015

“La legge del mercato” di Stéphane Brizé: un intenso e incisivo film di denuncia sulle regole che presiedono il difficile e spietato mondo del lavoro.


Thierry ( Vincent Lindon ) è un cinquantenne con una moglie e un figlio disabile a carico che, a seguito della perdita del precedente impiego, è ancora alla ricerca di una nuova occupazione.
Dopo aver frequentato diversi corsi di formazione, e aver presenziato a nuovi colloqui di lavoro, viene finalmente assunto in un supermercato come addetto alla prevenzione dei furti.
Grazie al suo nuovo lavoro può ricominciare a fare progetti per il futuro, per lui e la sua famiglia, riappropriandosi così di quella dignità di cui la disoccupazione sembrava averlo per sempre privato. 
Quando però, a seguito dei controlli che è tenuto ad eseguire anche sul personale del supermercato, si verificano degli episodi alquanto incresciosi, Thierry inizia inevitabilmente a chiedersi fino a che punto sia giusto svolgere lealmente le proprie mansioni, pur di far rispettare la legge…


Avvalendosi di un cast composto per la maggior parte da attori non professionisti, Stéphane Brizé ha realizzato un intenso e incisivo film di denuncia.
La legge del mercato” è in effetti un impietoso ritratto della società moderna e, in particolar modo, delle difficoltà che quotidianamente ognuno di noi incontra nel tentativo di conservare la propria occupazione, se non addirittura nella disperata ricerca di una nuova.
Vincent Lindon ci regala una magistrale prova di recitazione - per la quale è stato anche premiato con la Palma d’oro all’ultimo Festival di Cannes - con l’interpretazione di Thierry: un uomo che, non essendo più giovane, è ben consapevole di tutte le difficoltà che comporta un suo nuovo inserimento nel mondo del lavoro; un uomo che, per poter continuare a svolgere diligentemente il proprio ruolo di padre di famiglia, è costretto suo malgrado a mettere momentaneamente da parte la propria dignità, pur di tornare a lavorare.
Ma c’è un livello sotto il quale anche la dignità di Thierry non può scendere; ed è qui che si innesca il triste dilemma su cui si focalizza il significato dell’intera pellicola, il cui titolo fa inesorabilmente riferimento alle regole che, oggi più che mai, presiedono il difficile e spietato mercato del lavoro.


Titolo: La legge del mercato ( La loi du marché )
Regia: Stéphane Brizé
Interpreti: Vincent Lindon, Karine de Mirbeck, Matthieu Schaller
Nazionalità: Francia
Anno: 2015




lunedì 19 ottobre 2015

“Nathalie…” di Anne Fontaine: il singolare rapporto tra due donne, in cui la rivalità si mescola morbosamente con la complicità.


Catherine ( Fanny Ardant ) e Bernard ( Gérard Depardieu ) sono una coppia borghese di mezz’età, la cui vita all’apparenza scorre tranquilla tra il lavoro e la famiglia.
Un giorno, per caso, Catherine scopre che Bernard l’ha tradita con un’altra donna; rimastane sconvolta, decide di metterlo alla prova controllandone i movimenti.
Per farlo, assolda quindi la conturbante Marlène ( Emmanuelle Béart ) - una spogliarellista - affinché, sotto il falso nome di Nathalie, tenti di sedurre suo marito, e le riferisca poi ogni suo comportamento.
Con il passare del tempo tra le due donne si sviluppa uno singolare rapporto, in cui la rivalità si mescola morbosamente con la complicità; questo fino al momento in cui, inaspettatamente, non accade qualcosa che permetterà a Catherine di riconciliarsi con Bernard…  


Il veterano Gérard Dépardieu e la sempre meravigliosa Fanny Ardant  ( ancora una volta insieme dopo la loro indimenticabile partecipazione ne La signora della porta accanto di François Truffaut ) formano insieme alla bellissima e bravissima Emmanuelle Béart lo straordinario cast di interpreti di cui si è avvalsa Anne Fontaine per “Nathalie…”.
Sebbene al centro della vicenda troviamo un particolare ménage à trois, la regista ha preferito concentrarsi sulle dinamiche del tutto imprevedibili che si sviluppano tra le due donne, interpretate da due attrici appartenenti a due diverse ( e fantastiche ) generazioni del cinema francese.
Catherine, in effetti, appare affascinata e al tempo stesso disgustata dalle azioni di Marlène / Nathalie; e, nonostante venga puntualmente informata da quest’ultima dei singoli comportamenti del marito ( con una dovizia di particolari che lascia poco o nulla all’immaginazione ), sembra più che mai determinata a perseguire nel suo intento di controllarne la vita sessuale fuori dalle mura domestiche.
Il registro narrativo di “Nathalie…” si contraddistingue per un alone di mistero quasi impalpabile che riesce come ad ipnotizzare lo spettatore durante la visione, accompagnandolo fino ad un inaspettato e spiazzante colpo di scena finale, a ulteriore dimostrazione che molto spesso le apparenze ingannano.


Titolo: Nathalie… ( Nathalie… )
Regia: Anne Fontaine
Interpreti: Gérard Depardieu, Fanny Ardant, Emmanuelle Béart
Nazionalità: Francia
Anno: 2003



lunedì 28 settembre 2015

“Le vacanze del piccolo Nicolas” di Laurent Tirard: uno sguardo nostalgico sugli anni ormai lontani della nostra infanzia.


Francia anni 60. La scuola è finita, e il piccolo Nicolas ( Mathéo Boisselier ) può finalmente partire insieme ai suoi genitori ( Kad Merad e Valérie Lemercier ), e alla nonna materna ( Dominique Lavanant ), per un meritato periodo di vacanza al mare.
Giunto sul posto, riesce rapidamente a fare amicizia con gli altri bambini che incontra sulla spiaggia e, in particolar modo, con Isabelle, figlia di un ex-compagno di scuola di suo padre.
Sebbene Nicolas abbia già una “fidanzatina” a Parigi, la bionda e boccolosa Maria Edvige, ben presto, però, si  invaghisce della graziosa Isabelle.
Per lui e i suoi nuovi amici, questo segnerà l’inizio di tutta una serie di divertenti peripezie e di interminabili equivoci, che inevitabilmente finirà per coinvolgere anche il mondo degli adulti…


Dopo l’incredibile successo de “Il piccolo Nicolas e i suoi genitori” – campione di incassi in Francia della stagione 2009 - Laurent Tirard porta nuovamente sullo schermo il celeberrimo personaggio nato dalla creatività dell’accoppiata René Goscinny-Jean-Jacques Sempé.
Questa volta il simpatico ragazzino dal gilet rosso abbandona momentaneamente i suoi amati compagni di scuola per trasferirsi insieme alla sua famiglia in una località di villeggiatura situata sulla costa francese; e anche qui, grazie alla sua fervida immaginazione e alla sua incredibile vivacità, non potrà fare a meno di ritrovarsi coinvolto in nuove e spassose avventure.
Diversamente da quanto era accaduto con la precedente pellicola, ne “Le vacanze del piccolo Nicolas” il regista non si è limitato alla narrazione degli eventi secondo il punto di vista dei bambini, bensì ha esteso il suo raggio di azione a ciò che accade anche nella mente degli adulti; e in particolare modo della mamma e del papà di Nicolas, interpretati ancora una volta dai divertentissimi Valérie Lemercier e Kad Merad.
Nei panni di un produttore cinematografico italiano, più che mai determinato a sedurre la mamma del piccolo Nicolas, ritroviamo poi il “nostro” grande Luca Zingaretti.
Una menzione speciale spetta infine alla colorata fotografia in stile vintage che  caratterizza l’opera di Tirard, e che, insieme ad un’azzeccata colonna sonora, anche questa volta è riuscita a ricreare alla perfezione le atmosfere di una Francia d’antan, suscitando al tempo stesso nello spettatore una profonda nostalgia per gli ormai lontani anni della sua infanzia.


Titolo: Le vacanze del piccolo Nicolas ( Les vacances du petit Nicolas )
Regia: Laurent Tirard
Interpreti: Valérie Lemercier, Kad Merad, Dominique Lavanant, Luca Zingaretti, Mathéo Boisselier
Nazionalità: Francia
Anno: 2014




lunedì 14 settembre 2015

“Love is in the air” di Alexandre Castagnetti: le inevitabili turbolenze dell’amore.


La romantica Julie ( Ludivine Sagnier ) è una giovane donna che sta tentando di affermarsi come scultrice nel mondo dell’arte.
Antoine ( Nicolas Bedos ), di professione avvocato, è invece un seduttore incallito, le cui relazioni sentimentali solitamente non durano più di un paio di settimane.
Caratterialmente così agli antipodi tra loro, in passato i due hanno avuto una tormentata storia d’amore, conclusasi poi per volere di Julie, costantemente insicura della fedeltà di Antoine.
Dopo aver trascorso un periodo di tempo a New York, entrambi stanno ora rientrando a Parigi e, per uno strano scherzo del destino, si ritrovano a viaggiare sullo stesso aereo seduti l’uno accanto all’altra.
Mentre Julie, che sta per sposarsi con un uomo con il quale sembra aver finalmente trovato la tranquillità, tenta con ogni mezzo di evitare Antoine, quest’ultimo approfitta invece di quell’incontro del tutto inaspettato per cercare di chiarire lo sfortunato equivoco che, tre anni prima, aveva portato alla loro definitiva rottura.
Saranno sufficienti sei lunghe ore di volo per dimostrarle i suoi veri sentimenti e, soprattutto, per riuscire a riconquistarla?


Alexandre Castagnetti - attore, regista e sceneggiatore di origine italiana – porta sullo schermo una divertente commedia incentrata sulle inevitabili turbolenze dell’amore, che si contraddistingue per la particolarità del suo registro narrativo.
In effetti, grazie ad una serie di lunghi flashback, che si alternano sapientemente agli spassosi battibecchi tra i due ex, mentre si trovano nella business class di un aereo che da New York li sta riconducendo nella “loro” Parigi, lo spettatore a poco a poco viene a conoscenza di tutti i dettagli della loro travagliata relazione sentimentale, alla quale ha fatto da sfondo una Ville Lumière decisamente patinata, con i suoi eleganti ristoranti, le sue sofisticate gallerie d’arte e, ovviamente, la sua insostituibile Tour Eiffel.
Le vivaci interpretazioni di Ludivine Sagnier e di Nicolas Bedos, insieme all’effervescenza dei loro dialoghi, fanno di “Love is in the air” una gradevolissima pellicola di produzione francese, ma che per tipicità di struttura e situazioni strizza inconfondibilmente l’occhio alle commedie sentimentali americane degli anni novanta.


Titolo: Love is in the air ( Amour & turbulences )
Regia: Alexandre Castagnetti
Interpreti: Ludivine Sagnier, Nicolas Bedos, Jonathan Cohen, Brigitte Catillon
Nazionalità: Francia
Anno: 2013