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domenica 28 ottobre 2018

SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ETA’ di Daniel Auteuil: commedia brillante costantemente in bilico tra immaginazione e realtà.



E’ passato un po’ di tempo dall’ultima volta in cui Daniel ( Daniel Auteuil ) e Patrick ( Gérard Depardieu ), amici di vecchia data, si sono incontrati; più precisamente da quando quest’ultimo ha deciso di divorziare dalla moglie.
Adesso Patrick ha una nuova compagna, Emma ( Adriana Ugarte ), un’aspirante attrice di origini spagnole, bellissima e soprattutto giovane; ed è talmente impaziente di farla conoscere all’amico, da autoinvitarsi a cena a casa di lui, sebbene Daniel conosca già quali riserve sua moglie Isabelle ( Sandrine Kiberlain ) nutre al riguardo.
La donna, che non ha mai perdonato Patrick per aver lasciato la sua migliore amica, nonostante alcune remore iniziali, accetta comunque di accogliere la nuova coppia in casa sua.
La sera della cena Daniel, talmente affascinato dall’incredibile sensualità di Emma, inizia a fantasticare di avere una relazione con lei…


Tratto da una pièce teatrale di Florian Zellier, nella quale aveva in precedenza recitato lo stesso Auteuil, “Sogno di una notta di mezza età” è una gradevole commedia costantemente in bilico tra fantasia e realtà, animata da dialoghi brillanti, carichi di doppi sensi, sebbene mai volgari.
Vuoi per la fervida immaginazione di cui è innegabilmente dotato, vuoi per un sentimento di invidia nei confronti dell’amico che ha trovato il “coraggio” di abbandonare moglie e figli per vivere una vita che possa renderlo veramente felice, Daniel comincia a costruire nella sua mente un’esistenza parallela a quella reale, anche se  fin dalle prime scene della pellicola ci viene presentato come un uomo innamorato della propria consorte, e quindi sentimentalmente appagato
Sarà tuttavia sufficiente il tempo di una serata per permettergli di capire ciò che è realmente importante per lui.
Daniel Auteuil conferma la sua versatilità di interprete divertendo lo spettatore in un susseguirsi di gag alquanto esilaranti; alla sua quarta esperienza dietro la macchina da presa, capeggia un cast di tutto rispetto in cui spicca comunque per bellezza e simpatia l’attrice spagnola Adriana Ugarte, già apprezzata dal pubblico italiano nell’intenso “Julieta” di Pedro Almodóvar.


Titolo: Sogno di una notte di mezza età ( Amoureux de ma femme )
Regia: Daniel Auteuil
Interpreti: Daniel Auteuil, Sandrine Kiberlain, Gérard Depardieu, Adriana Ugarte 
Nazionalità: Francia
Anno: 2018

mercoledì 4 luglio 2012

“Le donne del 6° piano” di Philippe Le Guay: non è mai troppo tardi per cambiare la propria vita…


Per la cartolina dalla Francia di oggi ho scelto “Le donne del 6° piano”, la divertente commedia di Philippe Le Guay che ci riporta indietro nel tempo, e più precisamente nella Parigi dei primi anni sessanta, offrendoci al tempo stesso degli interessanti spunti di riflessione sulle differenze culturali tra paesi diversi e sull’inaspettato desiderio di cambiare radicalmente la propria vita.
L’azione si svolge a Parigi agli inizi degli anni sessanta.
Jean-Louis Jobert (Fabrice Luchini) è un affermato agente di borsa che vive in un antico palazzo borghese con la moglie Suzanne (Sandrine Kiberlain); la coppia ha due figli che studiano in collegio.
Jean-Louis conduce una vita rigorosa e monotona, mentre Suzanne, nonostante siano già trascorsi diversi anni dal giorno del loro matrimonio,  non è ancora riuscita a superare il complesso legato alle proprie origini “provinciali”.
Nella soffitta situata al sesto piano del palazzo in cui Jean-Louis abita, vive un gruppo di spagnole che lavorano come cameriere presso alcune famiglie parigine.
A seguito di alcune divergenze con Suzanne, la domestica bretone di casa Jobert si licenzia; poco dopo al suo posto viene assunta Maria (Natalia Verbeke), appena arrivata da Burgos e nipote di una delle inquiline del sesto piano.
A poco a poco Jean-Louis comincia ad interessarsi alla vita di  Maria e delle sue compatriote, aiutandole, in alcune occasioni, nella risoluzione dei loro problemi quotidiani.
Contemporaneamente l’uomo, venendo a contatto con il loro mondo “colorato” e pieno di vita, così diverso dal grigio ambiente in cui abitualmente vive, inizia ad assaporare il piacere delle piccole cose.
Suzanne, alla quale nel frattempo non è di certo passato inosservato il radicale cambiamento negli atteggiamenti del marito, credendo che abbia un’amante, lo allontana da casa; e lui, per nulla affranto, trova alloggio proprio in una delle stanze libere del sesto piano.
Qui, durante la convivenza con le altre spagnole, il rapporto di Jean-Louis con Maria prenderà però una piega inaspettata…



Sebbene durante la visione di questo film venga da chiedersi se sia credibile o meno che un uomo di mezza età, benestante e professionalmente affermato, possa decidere all’improvviso di abbandonare il suo elegante appartamento per andare ad abitare in una soffitta priva di ogni comodità, “Le donne del 6° piano” è indubbiamente un ulteriore esempio di narrazione sullo schermo di come a volte la nostra vita possa assumere una piega del tutto inaspettata, quando entriamo in contatto con un mondo a noi, fino a quel momento, completamente sconosciuto.
In effetti per Jean-Louis, il protagonista maschile, l’incontro con il gruppo di domestiche spagnole rappresentata una vera e propria ondata di aria fresca nella sua asfittica esistenza, piena di rigore e di routine, già a partire dalla prima colazione.
Nonostante il tono della pellicola sia indubbiamente quello della commedia, “Le donne del 6° piano” è comunque un’occasione di riflessione sulle differenze sociali nella Parigi dei primi anni sessanta ( dove nei vecchi palazzi costruiti tra il XIX e XX secolo la “servitù” abitava nelle alquanto modeste stanze ricavate nei sottotetti, mentre le famiglie benestanti alloggiavano negli eleganti appartamenti sottostanti ) e sulle peculiarità di due mondi contrapposti. Quello delle domestiche spagnole che fuggono ( molte di loro anche con un triste passato alle spalle )  da un paese in cui imperversa la dittatura del generale Franco,  e dove, nonostante tutto, ci si diverte e ci si aiuta vicendevolmente; e quello chiuso e perbenista di cui la moglie di Jean-Louis e le sue amiche sono l’emblema vivente.
A rendere “Le donne del 6° piano”  una divertente e piacevole commedia contribuiscono senza alcun dubbio le interpretazioni del bravissimo Fabrice Luchini, il protagonista maschile della pellicola, e dell’intero gruppo di attrici spagnole, fra le quali spicca su tutte Carmen Maura, ex attrice feticcio di Pedro Almodovar, nota al grande pubblico italiano soprattutto per il suo ruolo in “Donne sull’orlo di una crisi di nervi”.
Vi lascio come al solito alla visione del trailer del film, e vi aspetto prossimamente su questo blog con un’altra colorata cartolina dalla Francia. A presto!




Titolo: Le donne del 6° piano ( Les femmes du 6ème étage )
Regia: Philippe Le Guay
Interpreti : Fabrice Luchini, Sandrine Kiberlain, Carmen Maura, Lola Dueñas, Natalia Verbeke
Nazionalità : Francia
Anno : 2011