Il matrimonio di Anne (Sandrine Bonnaire), commessa dall’aria alquanto modesta, sta attraversando una
profonda crisi; per questo motivo la donna decide di rivolgersi ad uno
psicanalista.
Il giorno in cui si reca al primo
appuntamento, a causa di un banale errore, anziché nello studio del Dottor
Monnier (Michel Duchaussoy), Anne si ritrova in quello di William (Fabrice Luchini), un consulente tributario con un matrimonio fallito alle
spalle e una vita estremamente grigia, al quale inizia a raccontare i propri
problemi di coppia.
L’uomo, incuriosito fin da subito
dalla situazione che si è venuta inaspettatamente a creare, esita a dirle la verità; sarà infatti
lei a scoprirlo dopo un paio di sedute, e a rimproverarlo per non aver
immediatamente chiarito l’equivoco.
Alcuni giorni dopo, però, Anne si
ripresenta da lui intenzionata a
continuare la terapia…
Con questa pellicola Patrice Leconte torna ad affrontare la complessità dei rapporti umani, portando sullo schermo una storia della quale
è anche co-sceneggiatore, e in cui da un errore del tutto casuale si sviluppa
un’inaspettata catena di eventi, sebbene durante l’intera visione del film ci
si chieda se in realtà Anne non abbia voluto intenzionalmente bussare alla
porta sbagliata.
E’ proprio per il dubbio che
si insinua immediatamente nello spettatore che “Confidenze troppo intime”
assume le sembianze di un thriller sentimentale e, a questo riguardo, la colonna
sonora composta da Pascal Estève riesce sapientemente a sottolineare
l’atmosfera di mistero che avvolge l’intera vicenda.
Ciò che però ci spinge ad
addentrarci ulteriormente nella psiche del personaggio elegantemente interpretato
dalla Bonnaire, è il perché la donna decida di continuare a raccontare a uno
sconosciuto particolari anche piuttosto intimi della propria relazione di
coppia, anche dopo aver scoperto di essersi rivolta alla persona sbagliata. La
risposta più plausibile potrebbe essere che Anne abbia trovato in William la
persona più adatta con la quale confidarsi, sebbene non sia uno psicanalista.
Da parte sua, lui è
immediatamente affascinato dalla figura di questa donna che, tra una consulenza
fiscale e l’altra, si è presentata inaspettatamente nel suo studio chiedendogli
aiuto.
Per William, Anne si rivela fin
da subito una vera e propria boccata di aria fresca ed emozioni in un’esistenza monotona, da lui trascorsa quasi
esclusivamente all’interno di un buio e triste appartamento parigino, dove ha
sempre vissuto e dove svolge anche la sua professione; e Fabrice Luchini, con
la sua recitazione sicura, riesce magistralmente a tratteggiare il graduale
cambiamento che sconvolge le radicate abitudini del personaggio da lui
interpretato.
Indubbiamente, questo loro incontro
rappresenterà per entrambi l’occasione per fare il punto sulle rispettive vite,
e per trovare finalmente il coraggio di spiccare il volo verso lidi più
assolati rispetto al grigiore della metropoli parigina ritratto da Leconte.
Titolo: Confidenze troppo intime
( Confidences trop intimes )
Regia: Patrice Leconte
Interpreti: Fabrice Luchini,
Sandrine Bonnaire, Michel Duchaussoy, Anne Brochet
Nazionalità: Francia
Anno: 2004