Cécile (Jean Seberg), graziosa diciassettenne orfana di madre, vive a Parigi, dove conduce un’intensa vita di società insieme al padre Raymond (David Niven), un incallito playboy.
In occasione delle vacanze
estive, la ragazza si trasferisce in Costa Azzurra con il genitore, il quale
porta con sé Elsa (Mylène Demongeot), la sua compagna.
Alcuni giorni dopo, i tre vengono
raggiunti alla villa anche da Anne (Deborah Kerr), un’amica della
defunta madre di Cécile; rimanendo subito affascinato dall’avvenenza e dall’eleganza
della donna, e dimenticandosi completamente della presenza di Elsa, Raymond inizia
a corteggiarla e, poco dopo, le chiede addirittura di sposarlo.
Turbata dalla notizia delle imminenti nozze del padre, Cécile vede
prospettarsi all’orizzonte un inevitabile e radicale cambiamento nello spensierato
stile di vita che fino ad allora aveva condotto; quindi, nel tentativo di impedire
il matrimonio, fa in modo che Elsa e Raymond
si riavvicinino.
Scoperto il tradimento, Anne
fugge sconvolta dalla villa a bordo della sua auto, andando così incontro ad un
tragico destino…
Partendo dall’omonimo best-seller di Françoise Sagan, il regista è riuscito a realizzare un’elegante
pellicola, in cui commedia, intrigo, sensualità e morte si mescolano
sapientemente tra loro per raccontare l’ambiguo rapporto che lega un padre
dongiovanni alla propria figlia adolescente.
La vicenda si sviluppa su due piani temporali distinti: la
narrazione del presente, immerso in un sofisticato bianco e nero, e il racconto
di quanto avvenuto durante l’estate dell’anno prima in una coloratissima Costa
Azzurra da cartolina.
La scelta di Otto Preminger di alternare
la fotografia in bianco e nero a quella a colori deriva dal voler appositamente contrapporre due diversi
stati d’animo di Cécile in due distinti momenti della sua vita: da una
parte la gioia e la spensieratezza appartenenti ormai al passato e, dall’altro,
la tristezza e il rimorso del presente per aver causato, sebbene
indirettamente, la morte della futura moglie del padre.
Nonostante “Bonjour tristesse” vanti la
presenza di due mostri sacri del cinema di Hollywood, del calibro di Deborah
Kerr e David Niven, protagonista
indiscussa della pellicola è la splendida Jean Seberg.
Perfetta nella parte
dell’adolescente inquieta e ribelle, questa giovane attrice americana,
solamente due anni più tardi, diventerà un’icona
della Nouvelle Vague francese e, soprattutto, dello stile degli anni
sessanta, dopo aver interpretato il ruolo di Patricia in “Fino all’ultimo respiro” di Jean-Luc Godard.
Merita infine una menzione
particolare la struggente melodia della canzone che dà il titolo alla pellicola,
e che vediamo interpretare proprio da Juliette
Gréco nelle prime scene in bianco e nero; potete riascoltarla cliccando QUI.
Titolo: Bonjour Tristesse ( Bonjour tristesse )
Regia: Otto Preminger
Interpreti: David Niven, Deborah
Kerr, Jean Seberg, Mylène Demongeot, Walter Chiari
Nazionalità: USA / GB
Anno: 1958
Anno: 1958