Aurore
( Agnès Jaoui ) è una donna sulla cinquantina, con un matrimonio fallito alle
spalle, due figlie oramai grandi, e un posto da cameriera in un ristorante
della provincia francese.
Ritrovatasi
all’improvviso senza un lavoro, e di fronte alla prospettiva che presto
diventerà nonna, Aurore prende definitivamente coscienza dell’inesorabile
scorrere del tempo e, conseguentemente, inizia a temere di non riuscire più a
trovare un uomo disposto ad amarla, e quindi a renderla felice.
L’incontro
con un suo ex, Totoche ( Thibault de Montalembert ), che molti anni prima la donna aveva lasciato
per sposare colui che sarebbe poi diventato il padre delle sue figlie, le fa
intravedere la possibilità che per lei non sia ancora tutto perduto; purtroppo,
però, le cose non saranno così semplici
come invece lei aveva immaginato…
In
questa sua ultima pellicola Blandine Lenoir narra le tragicomiche peripezie di
una donna che, giunta alla fatidica “mezza età”, si ritrova suo malgrado a fare
i conti con tutte le incertezze legate al proprio futuro.
In
effetti, a un tratto Aurore inizia a mettere in discussione il proprio ruolo
non solo all’interno di un mondo del lavoro che sembra non avere più bisogno di
lei, ma anche e soprattutto nei rapporti con l’altro sesso; da qui la sua paura
di non essere più desiderata dagli uomini.
Con
“50 primavere” la regista francese ha
voluto affrontare un periodo particolarmente delicato nella vita di ogni donna,
ed è riuscita a farlo con estremo garbo, ma soprattutto con il sorriso,
evitando così ogni forma di inutile autocommiserazione.
Questo
grazie anche a una straordinaria Agnès Jaoui, la quale, con la sua prorompente
simpatia, presta anima e corpo a un personaggio che, nonostante un ricorrente
senso di inadeguatezza, finisce comunque per riuscire a far sentire la propria
voce, risultando quindi indubbiamente vincente.
Titolo: 50 primavere ( Aurore )
Regia: Blandine Lenoir
Interpreti: Agnès Jaoui, Thibault de
Montalembert, Pascale Arbillot, Sarah Suco
Nazionalità: Francia
Anno: 2017