Sandra
( Marion Cotillard ) – sposata e con due figli piccoli – lavora come operaia presso
una società produttrice di pannelli solari.
Reduce
da un periodo particolarmente difficile, in cui ha sofferto di depressione,
viene a sapere dall’amica e collega Juliette ( Catherine Salée ) che il
suo posto di lavoro è stato soppresso.
Nel
tentativo di allontanarla definitivamente dalla fabbrica, il suo capo-reparto
ha in effetti coinvolto gli altri operai,
chiedendo loro di scegliere tra la possibilità di ricevere un bonus pro-capite
di mille euro e la conservazione del posto di Sandra.
Quest’ultima,
dopo aver parlato con il titolare dell’azienda, riesce comunque a ottenere la
ripetizione della votazione per il lunedì seguente.
Aiutata
dal marito Manu ( Fabrizio Rongione ), nel corso dei due giorni successivi la
donna si reca quindi presso il domicilio dei singoli colleghi, per cercare di
convincerli a rinunciare al loro bonus.
Ovviamente,
per lei l’impresa si rivelerà tutt’altro che semplice…
Con
“Due giorni, una notte”, presentato in concorso alla 67^ edizione del Festival
di Cannes, i fratelli Luc e Jean-Pierre Dardenne tornano ad affrontare la
tematica, quanto mai attuale, del lavoro.
Questa
volta, protagonista della vicenda è una madre di famiglia appartenente alla
classe operaia, che al fine di riuscire a mantenere il proprio impiego nella
fabbrica in cui lavora, è costretta ad umiliarsi con i suoi sedici colleghi;
questi ultimi, decidendo di accettare un premio produzione, possono infatti determinare
automaticamente il suo licenziamento.
E’
una triste e inevitabile guerra tra poveri quella a cui assistiamo nella drammatica
pellicola dei due registi belgi, i cui singoli personaggi risultano
perennemente in bilico tra il desiderio di esprimere la propria solidarietà nei
confronti di una persona in difficoltà, e la necessità di far fronte alle
pressanti esigenze economiche imposte loro da una quotidianità particolarmente
dura.
A
poco a poco si delinea il profilo di una donna che, nonostante la sua psicologia
particolarmente fragile e le avversità della vita, riesce comunque a mantenere inalterata
la propria dignità e, soprattutto, a continuare a guardare al futuro con
speranza.
Marion
Cotillard ci regala un’altra delle sue straordinarie interpretazioni, che le è
addirittura valsa un’altra nomination agli Oscar, affiancata dal bravo Fabrizio
Rongione – attore, sceneggiatore e produttore di origine italiana – a cui è
stato assegnato il prestigioso Premio Magritte proprio per questa sua intensa e
particolarmente toccante prova di recitazione.
Titolo: Due giorni, una notte ( Deux
jours, une nuit )
Regia : Luc e Jean-Pierre Dardenne
Interpreti: Marion Cotillard, Fabrizio Rongione,
Pili Groyne, Simon Caudry, Catherine Salée.
Nazionalità:
Belgio
Anno: 2014
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